Roma chiama Marche: buon viaggio onorevoli. Mogli, figli (e cani) restano a casa

Roma chiama Marche: buon viaggio onorevoli. Mogli, figli (e cani) restano a casa
Roma chiama Marche: buon viaggio onorevoli. Mogli, figli (e cani) restano a casa
di Martina Marinangeli
6 Minuti di Lettura
Lunedì 10 Ottobre 2022, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 09:28

ANCONA C’è chi sta già preparando le valige, mettendoci dentro amuleti e portafortuna vari. Chi è andato in avanscoperta alla ricerca di una casa in cui alloggiare. E ancora, chi sta studiando il tracciato migliore per raggiungere la Capitale senza intoppi, viste le notorie carenze infrastrutturali della nostra regione. La pattuglia dei parlamentari marchigiani è quasi pronta per la trasferta romana che la aspetta a stretto giro di posta: la proclamazione ufficiale degli eletti alla Camera ed in Senato ci sarà giovedì ed il tempo a disposizione per riorganizzare vita e lavoro è agli sgoccioli. Per alcuni, sarà un ritorno in quel di Roma; per altri, una nuova avventura. 

 


I nuovi


Di quest’ultimo gruppo fa parte Stefano Benvenuti Gostoli, eletto alla Camera in quota Fratelli d’Italia, che per la prima volta varcherà la soglia di Montecitorio da onorevole. «Ho prenotato un b&b e, per raggiungere la Capitale, farò il viaggio della speranza in treno, così almeno non corro il rischio di dimenticare le necessità di intervenire sulle infrastrutture viarie», parte subito con le idee chiare. Per il momento andrà da solo, lasciando la famiglia ad Ancona perché «la loro vita è qui, ma cercherò di tornare ogni volta che mi sarò possibile». Intanto, sfrutta gli ultimi giorni a disposizione prima del viaggio della vita per «organizzare al meglio, insieme ai miei collaboratori, lo studio legale, così da proseguire senza contraccolpi l’attività professionale». Si tratta invece di un ritorno dopo due anni di pausa - durante i quali ha ricoperto l’incarico di assessora regionale alla Cultura - per Giorgia Latini, neo deputata battente bandiera leghista. E ad accompagnarla in questo secondo tempo in Parlamento sarà «la medaglia di San Michele Arcangelo, una forma di protezione che mi dà forza nel mio impegno politico». Resterà a Roma giusto «il tempo necessario a portare avanti l’attività da deputata. Per il resto, starò sul territorio, cercando di fare asse con Roma per valorizzare i progetti marchigiani». Un trasloco part time dovuto anche al fatto che «i miei figli resteranno nelle Marche, non è opportuno cambiare le loro abitudini». Una scelta, quella di evitare alla famiglia il cambio di latitudine, condivisa da quasi tutti i neo parlamentari, sia che si tratti di figli, di mariti e mogli, o di affetti in generale. «Sono single, quindi non dovrò spostare nessuno. In ogni caso, i miei affetti resteranno a Macerata come sempre», conferma la dem Irene Manzi, che tornerà a Montecitorio dopo cinque annidi stop. «Seguirò l’esperienza fatta nella XVII legislatura, riprendendo la vita da pendolare. Cercherò un punto di appoggio a Roma e mi muoverò con bus o treno, come fatto tra il 2013 ed il 2018, sopportando con pazienza ritardi ed inconvenienti del trasporto pubblico, e sollecitando una positiva soluzione». Nelle lunghe attese a bordo dei mezzi, le farà compagnia «un piccolo portafortuna in terracotta che una mia amica mi ha portato da Napoli all’inizio della campagna elettorale». Considerando l’esito delle votazioni, fin qui ha funzionato. 


Le conferme


Riprende da dove ha lasciato il pentastellato Giorgio Fede, che dovrà solo traslare dal Senato (dove era stato eletto nel 2018) alla Camera, ma il problema resta lo stesso: «Per chi, come me, vive nel sud delle Marche, non esiste trasporto pubblico a parte i bus privati che non si conciliano per frequenza con orari non ordinari.

Per questo, come per la scorsa legislatura, ho confermato l’appartamento in affitto nei pressi di Palazzo Madama».

Sta ancora prendendo le misure con il nuovo ruolo Elena Leonardi, coordinatrice di FdI Marche che, al primo tentativo in Parlamento, ha già centrato i dorati scranni del Senato: «Calibrerò la mia presenza a Roma in base ai futuri impegni. Nelle mie intenzioni, vorrei organizzare le settimane passando alcuni giorni nella Capitale per poi tornare nelle Marche, sia per stare con la famiglia che per seguire i temi importanti per il territorio». Ha già preso un appartamento in affitto il vicepresidente uscente della Regione Mirco Carloni, che è stato eletto in quota Lega alla Camera. «La mia famiglia resta invece a Fano, ma verranno già questa settimana a trovarmi per l’insediamento». Nel frattempo, a fargli compagnia ci penserà «un cornetto rosso che mi ha regalato mia sorella», perché la buona sorte non è mai troppa. Porterà poi con sé anche un buon quantitativo di libri come il collega di giunta Guido Castelli, che da Palazzo Raffaello raggiunge il Senato sulle ali di FdI. «Il volume che non può mancare? Sillabario del nuovo millennio di Stefano Zecchi». Tra una lettura e l’altra, «sto cercando casa ma per i primi tempi starò in albergo». 


L’agenda


Agenda alla mano, il neo deputato del Pd Augusto Curti osserva come «indicativamente, le attività si terranno nelle giornate di martedì, mercoledì e giovedì e, siccome la mia intenzione è quella di partecipare con assoluta costanza ai lavori parlamentari, mi sto organizzando per pernottare a Roma». Riprende il suo scranno alla Camera Lucia Albano, che era subentrata a Francesco Acquaroli quando fu eletto governatore nel 2020 e «continuerò ad organizzarmi come fatto nella scorsa legislatura: mi tratterrò a Roma durante i giorni di lavoro in Aula e in Commissione, per poi proseguire il lavoro di parlamentare sul territorio». Emerge una visione piuttosto omogenea, tra i nuovi parlamentari made in Marche, di quella che sarà la loro vita romana, tra Palazzo e casa base. E lo conferma anche un’altra new entry alla Camera, Antonio Baldelli, eletto con FdI, che farà la spola tra Pergola e Roma «viaggiando in treno». Da fratello dell’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco, il passaggio sulla Orte-Falconara - «che da buon marchigiano chiamerei Ancona-Roma» - è quasi inevitabile: «Avrò il privilegio di toccare con mano, giorno dopo giorno, lo stato di avanzamento dei lavori che dovrebbero molto presto ridurre i tempi di percorrenza di oltre 40 minuti». Un inviato sul campo. Nessun amuleto per lui, «non sono né fatalista né superstizioso. Ma sono credente, quindi confido che Dio illumini le mie scelte ed i miei passi».


Il ritorno


Ha la fortuna di avere «una figlia che studia all’Università a Roma e quindi una parte della mia famiglia sarà con me. Mia moglie resta invece ad Ascoli dove lavorare e dove tornerò ogni fine settimana anche per i necessari contatti con il territorio. E ad aspettarmi ci sarà anche la mia inseparabile cagnolina Lilli, che sono solito portare in braccio quando passeggio per la città». Ognuno con il suo bagaglio, sulla strada lastricata di buone intenzioni che li porta a Roma. Con un compito non da poco: far pesare di più le Marche su quei banchi in cui tutto si decide.

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