L'imprenditore Andrea Lardini: «Va ripensata tutta la filiera. Ora spazio a camicie e t-shirt»

L’imprenditore filottranese dell’abbigliamento Andrea Lardini
L’imprenditore filottranese dell’abbigliamento Andrea Lardini
di Martina Marinangeli
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Sabato 27 Aprile 2024, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 11:22

Andrea Lardini, co-fondatore e presidente dell’omonima azienda di moda con base a Filottrano, la butta sull’ironia: «Mi verrebbe da dire che purtroppo non ci sono più le mezze stagioni».

Il detto alla fine è diventato realtà: quanto stanno impattando i cambiamenti climatici sulla filiera?

«Molto. L’innalzamento delle temperature sta facendo sì che le estati siano sempre più lunghe e gli inverni sempre meno rigidi».

Questa variazione come di traduce nella quotidianità di un settore come quello della moda?

«Va ripensata completamente la preparazione della collezione, soprattutto nella scelta dei tessuti.

E cambiano anche le tempistiche».

Come?

«Di solito presentavamo la collezione estiva a metà giugno. Quest’anno invece la presenteremo a Milano a inizio maggio. Anche nel segmento dei tessuti sta cambiando tutto: per l’estivo 2025 arriveranno a fine luglio, mentre prima a settembre/ottobre».

Una rivoluzione.

«Una situazione generale di cambiamento che va gestita e tutte le aziende del settore stanno provando a farlo».

I contraccolpi del clima stanno impattando anche sul fatturato?

«No, più che sul fatturato, sulla preparazione del lavoro. Persino le consegne ormai vanno anticipate: per l’estivo non si può più aspettare gennaio o febbraio».

Il suo marchio è famoso in tutto il mondo, con un export che guarda anche molto all’Oriente: questo cambiamento delle stagioni e il conseguente ribilanciamento delle collezioni è un fenomeno che riguarda solo l’Italia o è globale?

«Assolutamente globale, non c’è distinzione. Le temperature si sono alzate dappertutto e il fenomeno impatta ovunque: Corea, Giappone. Ovunque».

In che modo questo nuovo trend vi ha portato a rivedere l’offerta?

«Le nostre collezioni si sono già adattate a questi cambiamenti e la nostra offerta di total look si è ribilanciata, aumentando la presenza di pantaloni, camiceria e t-shirt. Sicuramente si è alzato ancor di più il livello qualitativo dovendo lavorare tessuti sempre più leggeri».

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