Le risposte ai problemi sociali sono nella nostra Costituzione

Le risposte ai problemi sociali sono nella nostra Costituzione

di Sauro Longhi
3 Minuti di Lettura
Lunedì 11 Settembre 2023, 02:45

Ieri al Teatro Comunale di San Marcello ho partecipato alla cerimonia di consegna di una copia della Costituzione ai cittadini neo diciottenni di questo piccolo e incantevole borgo medievale incastonato nella cinta muraria. È stata una occasione per incontrare chi sta iniziando a immaginare il proprio futuro. Molti tra un anno termineranno gli studi e sceglieranno un percorso di studi universitario, oppure entreranno nel mondo del lavoro per iniziare a costruire la propria indipendenza economica e realizzare il proprio progetto di vita.

È il momento in cui ragazze e ragazzi scelgono cosa fare, cosa rappresentare, decidono quanto impegno dedicare alla realizzazione dei propri sogni, lo è stato per noi, lo sarà anche per loro. Ai giovani la libertà di sognare, di immaginare un mondo migliore, ai noi il dovere di aiutarli fornendo loro la nostra esperienza e gli strumenti utili a comprendere per scegliere. Le cronache delle ultime settimane ci consegnano realtà di disagio sociale che portano giovani ragazzi, non ancora maggiorenni, a violenze inimmaginabili. Scelte sbagliate anche indotte da percorsi scolastici interrotti prematuramente, una povertà educativa che consegna loro modelli e relazioni sociali errate, di sopraffazione, di violenza. Chissà se questi ragazzi, costretti a vivere in periferie degradate, hanno mai ricevuto una copia della Costituzione? Negli anni ho preso l’abitudine di portare sempre nel mio zaino una copia della nostra Costituzione, che mi torna sempre utile. Tra gli strumenti adeguati a comprendere per scegliere vi è sicuramente la Costituzione, con un punto di partenza che da sostanza e valore a tutto, il principio dell’uguaglianza, della dignità contro le disparità e le disuguaglianze, riassunto dall’art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche di condizioni personali e sociali”. Basterebbe solo questo, per comprendere che tutte le persone sono degne e le loro differenze, le loro specificità non possono generare discriminazioni.

L’art.3 prosegue spiegando come farlo: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Certo non facile, occorrono risorse economiche e prontezza attuativa che spesso mancano, l’indicazione è chiara, ma sempre più spesso questo principio viene travisato o semplicemente trascurato. Nel futuro che interessa i più giovani gli aspetti ambientali e di sostenibilità sono diventati centrali, le tante evidenze a partire dai cambiamenti climatici richiedono azioni concrete e la recente modifica costituzionale a tutela dell’ambiente dovrebbe guidarci a far questo. Il nuovo art. 9 introduce, nell’ambito dei principi costituzionali, la “tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni” a cui si aggiunge la modifica dell’art. 41 nell’ambito dei rapporti economici, per cui “l’iniziativa economica non può svolgersi quando in danno all’ambiente e alla salute”.

Principi chiari a cui dovranno corrispondere azioni concrete capaci di coniugare sviluppo economico con sostenibilità ambientale, due azioni apparentemente in contrasto, che richiedono uno sforzo organizzativo non semplice ma necessario, per una vera transizione ecologica attraverso una trasformazione economica. Ieri, consegnando assieme al Sindaco Graziano Lapi le copie della Costituzione, ho ribadito l’invito a rileggere la Costituzione, dove trovare molte delle risposte ai nostri problemi sociali, culturali ed economici, magari facendolo assieme ai propri figli per consegnare loro la nostra esperienza di pace, di inclusione e di rispetto delle differenze, un’esperienza costruita seguendo i dettami che la Costituzione afferma in modo inequivocabile e semplice. Provare per credere. 


*Dipartimento di Ingegneria dell’informazione
Facoltà di Ingegneria
Università Politecnica
delle Marche

© RIPRODUZIONE RISERVATA