Marche, dall’aeroporto nel caos alla chiamata alle urne: ecco le sfide della Regione

di Martina Marinangeli
Martedì 2 Gennaio 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 08:34 | 2 Minuti di Lettura

I voli per Roma, Milano e Napoli non decollano. Disservizi a ripetizione

Da sempre croce e delizia dei governi regionali (più la prima che la seconda), l’aeroporto delle Marche è finito di nuovo in mezzo alla bufera. Dopo aver schivato il default per un pelo, il Sanzio sembrava finalmente sulla pista di decollo anche grazie alla svolta dei voli di continuità territoriale concessi alle Marche perché collegate talmente male al resto d’Italia da essere equiparabili alle isole. Roma, Milano e Napoli finalmente raggiungibili in un’ora: sembrava un sogno, ma si è presto trasformato in un incubo. In primis per la Regione, che ora si trova coinvolta in un aspro braccio di ferro con Aeroitalia, la compagnia che si è aggiudicata (in quanto unica partecipante) il bando dell’Enac per i voli di continuità dalle Marche. È servito persino un incontro, lo scorso venerdì, al Ministero delle Infrastrutture (presente anche l’Enac) per dirimere la questione tra la Regione e Aeroitalia, che a più riprese ha minacciato di interrompere il servizio. In quella sede, da Enac è arrivato il cartellino giallo: almeno fino al prossimo ottobre, come previsto dal bando, la compagnia dovrà operare la continuità territoriale dalle Marche.

Cercando contestualmente di garantire un servizio all’altezza delle aspettative, elemento che nel mese di dicembre ha presentato diverse lacune. Tra cancellazioni - in blocco il giorno di Natale, reiterate negli altri giorni a causa di problemi tecnici ad uno degli aeromobili - e ritardi, le cronache dei disservizi aumentano. L’ultima segnalazione in ordine di tempo da parte di passeggeri scontenti è arrivata ieri e parla di mancati rimborsi per voli cancellati alla volta di Bucarest. Meta fatta sparire dai tabelloni insieme a Vienna ad appena un mese dall’attivazione. Dal canto suo, Aeroitalia punta il dito contro l’Atim, l’Agenzia regionale del turismo, che non avrebbe ottemperato, secondo la compagnia, al contratto da 750mila euro sottoscritto per la promozione. L’arena di questo scontro saranno le aule dei tribunali. Ma i contraccolpi si sentiranno sia alle latitudini della Regione che del Sanzio.

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