Marche, dall’aeroporto nel caos alla chiamata alle urne: ecco le sfide della Regione

di Martina Marinangeli
Martedì 2 Gennaio 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 08:34 | 2 Minuti di Lettura

Dal cratere del sisma alle zone alluvionate. Ancora tanto da fare

A sette anni dalle scosse che hanno sfregiato il centro Italia - e siamo entrati nell’ottavo - ci sono ancora più di 10mila nuclei familiari che, tra Sae, Cas e Mapre, abitano ancora fuori casa. Almeno 30mila persone. Per il terremoto che a novembre 2022 ha colpito il Pesarese e l’Anconetano mancano le coperture finanziarie. Le opere per il ripristino dei Comuni travolti dall’alluvione del settembre 2022 sono alla fase embrionale. Il 2024 deve essere l’anno dello scatto sulle ricostruzioni, post sisma o post esondazione che sia. Le Marche sono una regione fragile, sia dal punto di vista sismico che del dissesto idrogeologico, lo sappiamo. Ma non può essere un alibi.

Anzi, questa consapevolezza deve trasformarsi in uno stimolo a fare sempre meglio per prevenire le conseguenze più nefaste di questi eventi e, contestualmente, ridare speranza ai territori messi in ginocchio facendo vedere che qualcosa si sta muovendo. Che, seppur con i tempi assurdi della burocrazia italiana, le istituzioni ci sono. Sulla ricostruzione del cratere sismico, dopo i primi anni di vuoto pneumatico, i commissari Legnini prima e Castelli poi hanno impresso uno sprint ai lavori, ma siamo ancora ben lontani dall’obiettivo.

Quanto all’alluvione che ha devastato buona parte del Pesarese e dell’Anconetano, il Governo nazionale ha stanziato 400 milioni di euro per la ricostruzione e la Regione, a dicembre, ha approvato il Piano da 130 milioni di euro per la messa in sicurezza dei fiumi e le prime opere di ripristino dei Comuni, come quello di Cantiano. Ma ora serve l’accelerazione: quanto messo nero su bianco nel Piano deve prendere forma e tradursi in cantieri reali, così da permettere a chi vive in quei territori di tornare a vivere senza paura che ogni temporale intenso si trasformi in una tragedia.

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