PESARO - Ora si può partire con il recupero storico-strutturale del rudere di via della Vetreria ex oratorio della Misericordia, meglio conosciuto come oratorio delle Zoccolette, per trasformarlo in mini alloggi popolari a edilizia agevolata e spazi socio-sanitari. La Conferenza di Servizi è stata l’ultimo atto di un percorso partito oltre un anno fa che si è concluso con parere favorevole e nulla osta per il rilascio ad Erap Marche del permesso di costruire. In realtà la vicenda si trascinava da oltre 6 anni tra incidenti di percorso e contestazioni.
Le modifiche
Nelle precedenti Conferenze di servizi, tanto è stato modificato rispetto al progetto originario firmato dall’architetto fanese Veronica Balsomini. Questo anche grazie alle osservazioni presentate dal comitato di cittadini e professionisti “Pesaro Città d’Arte e Cultura” di cui sono parte solo per citare alcuni nomi il conte Alessandro Marcucci Pinoli, Giovanna Maria Giordano, Roberto Malini e l’architetto Achille Paianini. Nell’agosto scorso Erap, ente per le case popolari, aveva presentato in Comune domanda per il rilascio del permesso a costruire. Il 16 ottobre scorso è stata approvata la delibera di giunta del piano di recupero-variante non sostanziale dell’ex oratorio della Misericordia. Ora Erap può procedere alla gara di appalto per il restauro del contenitore entro il 31 dicembre.
Il disegno interno
Il cantiere all’angolo fra via della Vetreria e via della Battaglia potrebbe così partire entro marzo 2024.
Il percorso
«Un percorso lungo e complesso anche per noi membri del comitato Pesaro Città d’Arte e Cultura – spiega il portavoce Roberto Malini – abbiamo comunque ottenuto diverse modifiche in corso d’opera rispetto al primo progetto. Il complesso sarà infatti restaurato con un intervento che porrà l’oratorio, in primo piano per percorsi d’arte e cultura, essendo questa l’ultima chiesa superstite del Lazzarini. Negli spazi dell’ex chiesetta al piano terra, che verranno riportati alla loro bellezza originaria, verrà realizzato un centro culturale polifunzionale dove si terranno piccoli concerti classici e mostre d’arte. Sono previsti anche piccoli locali socio-sanitari a cui si accederà da via della Battaglia mentre i mini appartamenti che scendono a 13, saranno compresi fra i 30-35 metri quadri».
Cancellato in sede di Conferenza di Servizi il progetto di una struttura o casupola di 35 metri quadri nella corte interna per non modificare l’impatto originario dello storico edificio dal momento che Erap aveva chiesto un surplus di volume e superficie.
Le osservazioni
«Grazie alle osservazioni presentate a suo tempo dal comitato – prosegue Malini – è stata cancellata la previsione di ricavare posti auto nell’altra corte del ‘700 opera di Tommaso Bicciaglia allievo del Lazzarini, e si è rinunciato anche al progetto di un centro sociale comunale, ma non è stata accolta dalla Soprintendenza la nostra proposta per mantenere aperti la corte interna del complesso e il giardino alla collettività».