La location del corona-party in versione Slovacchia è quel che è: lo spiazzo polveroso sotto un viadotto autostradale. E anche la consolle del dj è stata precariamente issata su terrapieno con allacci elettrici di fortuna. Ma su una questione non hanno fatto sconti i giovani che hanno partecipato a una delle prime feste post quarantena da coronavirus: la sicurezza.
Party in der Slovakei so geht pic.twitter.com/vhtgNWNHQU
— womöglich Anja Melzer (@mauerfallkind) May 25, 2020
L'appello delle discoteche: «No alla movida selvaggia, fateci aprire in sicurezza»
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Ecco allora che lo spazio per ogni ragazzo o ragazza è delimitato da fettucce biancorosse da cantiere che assegnano a ognuno almeno quattro metri quadrati, centimetro quadrato più, centimetro quadrato meno.
Insomma un grande senso di responsabilità unito all'arte di arrangiarsi con poco. A fare i pignoli manca qualche mascherina, ma è già un bel passo avanti rispetto a certi assembramenti da movida registrati in questi giorni.