Party in casa con i cartelli stradali rubati: il Comune di Ancona contro due studenti Erasmus

Party in casa con i cartelli stradali rubati: il Comune contro due studenti Erasmus
Party in casa con i cartelli stradali rubati: il Comune contro due studenti Erasmus
di Federica Serfilippi
2 Minuti di Lettura
Martedì 28 Novembre 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 13:20

ANCONA Un party tra universitari in piena emergenza Coronavirus non poteva non attirare l’attenzione degli inquilini del palazzo, reclusi in casa, e delle forze dell’ordine. Schiamazzi e musica alta avevano richiamato le Volanti della questura in un appartamento della centralissima via Piave. Era la notte dell’8 marzo del 2020.


Lo scenario


Una volta entrati, i poliziotti avevano trovato decine di giovani universitari, sia italiani che stranieri in Erasmus, intenti a fare festa, tra alcol, risate e qualche goliardia di troppo.

Fuori dalla porta di casa addirittura i giovani avevano messo un cartello stradale di obbligo di transito e all’interno dell’appartamento un cartello di “lavori in corso”. Una ragazzata, commessa nel periodo del picco pandemico, che a distanza di più di tre anni dai fatti potrebbe macchiare i curricula di due cittadini spagnoli, di 24 e 27 anni. La procura, infatti, li ha citati a giudizio con l’accusa di ricettazione. Per loro il processo davanti al giudice Lamberto Giusti prenderà il via l’8 gennaio 2024.  L’accusa è riferita al possesso di uno solo dei due cartelli (quello che indica la direzione da prendere), provento - stando all’accusa - di furto e di proprietà del Comune di Ancona. Il cartello era stato presumibilmente rubato dalla sede stradale. 


Proprio la giunta, nei giorni scorsi, si è accordata per dare mandato all’avvocato Monica De Feo di costituirsi parte civile nel procedimento contro i due studenti che, all’epoca del blitz della polizia, si trovano nel capoluogo dorico nell’ambito del progetto di Erasmus. Nel frattempo, sarebbero andati via da Ancona. Oltre al rinvenimento e al sequestro dei cartelli, gli agenti della questura avevano provveduto a denunciare otto ragazzi a vario titolo il disturbo arrecato alle persone, per la violazione del Dpcm sulle norme per contenere il contagio e per la ricettazione, contestata solo a due spagnoli. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA