Ancona, anziani nel mirino di truffatori spietati: una raffica di frodi

Anziani nel mirino di truffatori spietati: una raffica di frodi
Anziani nel mirino di truffatori spietati: una raffica di frodi
di Veronique Angeletti
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Sabato 13 Gennaio 2024, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 08:32

ANCONA Novantamila euro, è la somma persa da un’ottantenne di Jesi ingannato per ben due volte e a distanza di tre anni da falsi investitori. Insospettito dalle spese legali ha denunciato questi giorni l’accaduto al Commissariato di Jesi che ha individuato la colpevole. Si tratta di una peruviana residente a Torino denunciata a piede libero per truffa. Dei soldi, purtroppo, ancora non si hanno notizie.

Altra storia che risale ai primi di gennaio, l’ennesima odiosa truffa dei nonni. A cadere nella trappola a Cingoli, una coppia di anziani.

Hanno consegnato 5mila euro in soldi e monili ad un falso carabiniere ingannati dalla voce di un ragazzino che facendosi passare per il nipote li ha convinti che «il papà aveva davvero un grosso problema».

I casi

Poi, c’è la truffa del porta a porta soprattutto nei comuni più piccoli, dove i rapporti sono meno formali e più colloquiali. C'è quella della tessera sconto. Gli anziani firmano la ricezione della carta ma, in realtà, è un vincolo per ordinare almeno 5mila euro di merce su un catalogo. Acquisti che il malintenzionato chiede ovviamente di perfezionare una volta scaduti i soliti 14 giorni che, per norme di legge, consentono il recesso. Stesse modalità per la truffa del depuratore. Apparecchio che si rivela avere costi così elevati che costringono addirittura per onorare il contratto a fare un finanziamento. Nel 2022, gli anziani vittime di truffe, secondo i dati del Ministero dell’Interno, sono stati 25.825.

«Nelle Marche - denuncia la Cna regionale - gli anziani vittime di truffe, raggiri, furti con destrezza sono stati 40 ogni 100 mila abitanti. E sono solo quelli conosciuti perché sono in tanti gli anziani che preferiscono tenere per sé quello che sono convinti è una vergogna. Addirittura, non lo dicono nemmeno ai familiari, temendo di essere rimproverati. Così i criminali la fanno franca».

Il trend

Nel 2023, il trend è peggiorato: per l'Adusbef l’aumento è del 25%. «Gli anziani - spiega l’avvocato pesarese Floro Bisello, segretario nazionale dell'Associazione a difesa dei consumatori - sono le vittime predilette dei truffatori senza scrupoli. Trascorrono più tempo in casa, sono soliti conservare all’interno delle proprie abitazioni somme di denaro in contanti o oggetti preziosi, è facile approfittarsi della loro buona fede». Racconta che di solito i truffatori sono eleganti, espansivi e rasserenanti ma, soprattutto, parlano molto proprio per confondere le proprie vittime. «Spesso - precisa - fingono di essere stati mandati da un parente o da un amico, altre volte si presentano in abiti da lavoro o meglio ancora in uniforme, mostrano un tesserino di riconoscimento oppure fermano la vittima per strada offrendo di accompagnarla, per esempio, alle poste o in banca con l’unico scopo di truffare la vittima stessa».

Dall’elenco dell’associazione emergono tante altre tipologie di truffe più organizzate. «Come la proposta di contratti relativi alla erogazione di servizi essenziali quali elettricità, gas, telefonia, tramite i finti call center, siti web simulati, false e-mail, sms mendaci e agenti. L’aumento - osserva l’avvocato Bisello - è stato del 25% in più rispetto al 2022».

Le tipologie più diffuse

Una truffa su due avviene tramite call center, un contratto truffaldino su cinque viene concluso sull’uscio della porta e tre truffe su dieci tramite e-mail false, con link ad un sito clone di quelli ufficiali come Enel, Hera, Sorgenia. Tipologia di truffa, quest’ultima, che è quasi raddoppiata rispetto all'anno prima (95%). «Poi vi sono le truffe informatiche quali Phishing, SMiShing, Vishing carte di credito con tecnologia NFC (cosiddetto “contactless”) che riguardano sempre più anziani che, per comunicare, hanno smartphone anche di ultima generazione. Il 12 % dei truffati appartiene alla fascia over 65 e il 56,7%, sono uomini. La prevenzione diffondendo l’informazione è l’arma migliore per combattere questi reati. Bisogna sensibilizzare quanto più possibile le potenziali vittime per abituarle a riconoscere le trappole sempre più sofisticate dei truffatori.

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