Davide e Nico, due studenti (uno di Tolentino) a piedi dalla Puglia a Milano per 1.110 chilometri: «Così scopriamo il mondo dal vivo»

Davide e Nico, due studenti a piedi dalla Puglia a Milano per 1.110 chilometri: «Così scopriamo il mondo dal vivo»
Davide e Nico, due studenti a piedi dalla Puglia a Milano per 1.110 chilometri: «Così scopriamo il mondo dal vivo»
di Carla Passacantando
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Mercoledì 27 Settembre 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 15:22

TOLENTINO Da Santa Maria di Leuca a Milano. Più di 1.110 chilometri per attraversare l’Italia. In che modo? A piedi. Potrebbe essere l’ennesima sfida per chi è abituato a gare podistiche o a lunghe passeggiate. Ma per il tolentinate Davide Mengoni e il suo amico di Arezzo Nico Ralli «è la passeggiata più lunga di un chilometro che abbiamo mai fatto in vita nostra». Vent’anni, iscritti alla facoltà di Scienze Motorie a Perugia. L’attività fisica? Conoscono solo la teoria «e dopo questa impresa torneremo all’auto anche per i piccoli spostamenti» sorridono mentre si muovono lungo la 12esima tappa dall’inizio del viaggio, iniziato il 3 settembre scorso. 


L’idea


Il motivo? «Abbiamo voluto fare un’esperienza tra amici - dice il giovane di Tolentino -, poi andando avanti abbiamo capito che stavamo vivendo qualcosa di più introspettivo. Abbiamo modo di stare più con noi stessi, a contatto con la natura. La vita da studenti scorre spesso davanti a un Pc, chiusi in camera, ora possiamo vedere il mondo da altri punti di vista». È per questo che hanno deciso di attraversare lo Stivale dal tacco fino alla metropoli, dove ad attenderli ci saranno tanti amici pronti a ospitarli. Fino a quel momento, però, si sta anche all’addiaccio. «Abbiamo fissato un budget di 10 euro a testa al giorno per mangiare e dormire - racconta Davide -. All’inizio abbiamo dormito in terra e facevamo economia con il cibo.

Poi hanno iniziato a parlare di noi e, di tappa in tappa, abbiamo trovato Pro loco e associazioni che ci hanno ospitato. Ma si vive alla giornata: oggi (ieri, ndr) ci troviamo a Orta Nova, in provincia di Foggia, e non sappiamo dove dormiremo».


Il tendine infiammato


Mancano ancora molti chilometri per arrivare al traguardo, ma il tolentinate spiega che «ci siamo dovuti fermare qualche giorno per una infiammazione a un tendine. Poi qualche giorno sono dovuto tornare nelle Marche, a Torre di Palme, perché i miei nonni hanno festeggiato le nozze d’oro e non potevo mancare. Poi però sono ripartito da dove mi ero fermato». E a proposito di famiglia, difficile spiegare la scelta ai genitori: «Non erano d’accordo, hanno provato di tutto per distoglierci dalla nostra idea, ma alla fine si sono arresi e si sono iscritti a Instagram pur di restare aggiornati sul nostro viaggio. Per chi volesse seguirci la nostra pagina si chiama Tipi Atipici».


Ascoltare il corpo


Sì, perché il viaggio prosegue, cercando di prendere il meglio da un’esperienza che sicuramente ti cambia dentro: «Beh, innanzitutto abbiamo imparato ad ascoltare di più quello che ci dicono il corpo e la natura. Inizialmente andavamo avanti pensando solo al cronoprogramma che ci eravamo prefissati. Poi dopo l’infiammazione abbiamo capito che era il corpo a dettarci i tempi. Comunque contiamo, percorrendo una media di 25 km al giorno, di raggiungere Milano per la fine di ottobre. Le lezioni universitarie avranno già ripreso, ma ci metteremo in pari»
 

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