«Non ce la faccio più, sto vivendo un periodo troppo difficile»: una lettera indirizzata al padre con poche parole e la richiesta di prendersi cura del suo gatto. Questo quello che i Carabinieri della compagnia di Bologna hanno trovato in casa di Vincent Plicchi, il tiktoker 23enne che si è suicidato in diretta social, mentre migliaia di persone lo stavano guardando da ogni parte del mondo. L'ipotesi è che il giovane fosse vittima di cyberbullismo: finito in una spirale di odio online, non avrebbe retto, fino ad arrivare al gesto estremo.
Martedì sera aveva avviato una diretta su TikTok vestendo i panni di Inquisitor Ghost, il personaggio del videogame Call of Duty al quale aveva preso in prestito l'identità, e in pochi minuti migliaia di utenti si sono collegati. Proprio davanti ai loro occhi si è consumato il dramma. In tanti, anche dall'estero, hanno allertato le forze dell'ordine, ma non c'è stato nulla da fare per il giovane. A trovarlo senza vita, in camera sua, il padre Matteo: «Era il mio angelo ed è stato ucciso da persone false che vivono solo su e per TikTok».