Porto San Giorgio, aumentano le truffe del finto carabiniere: «Anziani nel mirino, occhio alle trappole»

Un intervento della polizia nel corso della notte
Un intervento della polizia nel corso della notte
di Domenico Ciarrocchi
2 Minuti di Lettura
Lunedì 8 Aprile 2024, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 12:40

PORTO SAN GIORGIO Punto 10 del lungo elenco dell’Arma sulle truffe: «Un tizio vi contatta e, qualificandosi come carabiniere o maresciallo dei carabinieri, vi dice che un vostro familiare sarebbe rimasto coinvolto in un incidente e che ha bisogno di soldi, a titolo di cauzione, per evitare di essere arrestato. A questo punto il falso carabiniere preannuncia che, in breve tempo, arriverà a casa un avvocato, o un altro sedicente carabiniere in borghese, per ritirare il denaro richiesto o, in alternativa, oggetti preziosi presenti in casa». 

La dinamica

Poche e significative righe per illustrare la tecnica del raggiro, nota come quella del finto carabiniere. Un’emergenza che sta crescendo, con numerosi casi in Italia e molte segnalazioni anche nel Fermano. L’ultimo e più eclatante episodio, avvenuto a Porto San Giorgio, è stato risolto dalla polizia che ha bloccato i due autori del colpo mentre stavano tornando a casa dopo aver raggranellato 5mila euro ai danni di un’anziana di 91 anni. Avevano ancora con loro il denaro sottratto alla vittima. Le forze dell’ordine non possono che rilanciare l’appello a fare la massima attenzione, anche se le tecniche utilizzate dai truffatori sono ormai collaudate.

Chi chiama la vittima le impedisce di riattaccare mentre il complice raggiunge in fretta la casa per farsi consegnare il denaro prima che la vittima stessa possa intuire cosa stia davvero avvenendo o che arrivi un familiare. Nel caso di Porto San Giorgio l’allarme lanciato in maniera tempestiva ha dato modo agli inquirenti di avviare subito la caccia con un numero di targa in mano: se fosse passato più tempo probabilmente i malviventi avrebbero avuto modo di far perdere le loro tracce. In questo caso decisiva la sinergia fra la Squadra mobile di Fermo che ha condotto le indagini sul posto e la polizia autostradale di Caserta che ha individuato e bloccato l’auto con i due giovani, che poi sono stati arrestati, lungo l’autostrada. I due avevamo imboccato il casello dell’A14 subito dopo la truffa, quindi si erano diretti prima verso Roma e poi verso la Campania.

La tecnica

Il trucco utilizzato dai truffatori è fra i più subdoli, visto che si punta sulla fragilità emotiva di chi riceve una brutta notizia in merito a una persona di famiglia e non ha tempo né modo di ragionare con calma intuendo che potrebbe trattarsi di una trappola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA