Pandoro e Chiara Ferragni, il tribunale civile conferma: «Pratica commerciale scorretta». Codacons: «Ora via ai risarcimenti»

di Mario Landi
Martedì 23 Aprile 2024, 23:45 | 1 Minuto di Lettura

Chiara Ferragni e il pandoro-gate: la sentenza

«Una sentenza importantissima - dice il Codacons - che ora da un lato apre la strada ai risarcimenti in favore di tutti i consumatori che avevano acquistato il pandoro in questione, dall'altro aggrava la posizione di Chiara Ferragni nell'indagine per truffa aggravata condotta dalla Procura di Milano».

Per la prima sezione civile del Tribunale di Torino (giudice dottoressa Gabriella Ratti) «le modalità di pubblicizzazione e diffusione della pratica commerciale poste effettivamente in essere (anche) dalla società Balocco S.p.A. hanno lasciato intendere ai consumatori, contrariamente al vero, che, acquistando il 'Pandoro PinkChristmas', avrebbero contribuito direttamente e proporzionalmente al reperimento dei fondi utili al finanziamento in favore l'Ospedale Regina Margherita di Torino per l'acquisto di un nuovo macchinario, che avrebbe permesso di esplorare nuove strade per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing' - si legge nella sentenza - Anche la rilevante differenza di prezzo del 'Pandoro PinkChristmas' rispetto al suo equivalente pandoro Balocco classico ha evidentemente contribuito ad indurre nel consumatore il convincimento che nel maggior prezzo vi fosse una diretta contribuzione al reperimento dei fondi utili al progetto di beneficenza».

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