Lo studio
La rivista Nutrition & Diabetes ha esaminato i dati di 41mila persone del database NANHES (National Health and Nutrition Examination Survey), selezionando le informazioni su tempo, frequenza e qualità del cibo consumato in orari notturni. L'obiettivo? Comprendere se mangiare di notte ha effetti negativi sul diabete e sulla mortalità.
«Il momento in cui vengono consumati i pasti è più importante di quanto si pensi» spiega il professor Angelo Avogaro, Presidente SID «consumare pasti notturni ad alto carico energetico espone a rischi maggiori. Quindi la scelta degli alimenti è una strategia per contrastare i rischi dell'alimentazione notturna, sia essa per abitudine che per necessità professionali come avviene nei lavoratori notturni o turnisti».