Gestione del verde, adesso a Fano si cambia: approvato dopo un'attesa di 7 anni il nuovo regolamento

Gestione del verde, adesso a Fano si cambia: approvato dopo un'attesa di 7 anni il nuovo regolamento. Nella foto le potature radicali in via Papiria
Gestione del verde, adesso a Fano si cambia: approvato dopo un'attesa di 7 anni il nuovo regolamento. Nella foto le potature radicali in via Papiria
di Massimo Foghetti
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Sabato 25 Marzo 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 15:11

FANO - Con l’astensione benevola delle opposizioni è stato approvato l’altra sera in consiglio comunale il nuovo regolamento del verde, un insieme di norme atteso da 7 anni che doveva essere approvato, come ha rilevato il capogruppo del movimento 5 Stelle Tommaso Mazzanti, nell’agosto del 2016, dopo che la giunta regionale aveva proposto uno schema che doveva fungere da modello.

Le opposizioni astenute

In realtà la redazione del documento ha conosciuto una serie di contrasti di natura politica e culturale all’interno dellamministrazione, finché, come ha ammesso lo stesso Mazzanti, c’è volta la determinazione dell’assessora Barbara Brunori per portarlo a termine e porlo all’attenzione del consiglio comunale.

Il regolamento è stato approvato con 13 voti favorevoli e 9 astensioni, nonostante la maggioranza abbia bocciato la gran parte degli emendamenti proposti dal gruppo pentastellato: 13 su 15. Se ne sono approvati soltanto 2.

Gli emendamenti accolti

Con il primo è stato definito che tutti gli interventi sul verde pubblico devono essere coordinati da un tecnico esperto in materia agronomico-forestale; con il secondo che nelle more dellapprovazione del piano in oggetto, qualora si renda necessario l’abbattimento di piante facenti parte di alberature pubbliche, l’ufficio comunale competente valuterà l’opportunità di effettuare piantagioni sostitutive, anche in altre aree pubbliche e la possibilità di introdurre altre specie.

Ora manca personale

A quanto dichiarato dall’assessora Brunori, tutte le proposte presentate dai 5 Stelle sarebbero state condivisibili, se l’amministrazione comunale non soffrisse, come oggettivamente soffre, di carenze di personale esperto in materia. «Quando l’organizzazione sarà messa a regime – ha precisato – quelle proposte saranno accolte».

Il nuovo regolamento presenta importanti novità per quanto riguarda il controllo del verde pubblico, i divieti, le sanzioni, le potature, esigendo la necessità di introdurre la competenza di nuovi tecnici con formazioni precise. E’ stato oggetto di confronto attorno a un tavolo, al quale hanno partecipato i dipendenti dell’ufficio tecnico, gli ordini preposti e il professor Fabio Salbitano dell’università di Firenze, valutando tutte le osservazioni espresse dalle associazioni ambientaliste nel corso degli anni.

Le potature radicali

Uno degli argomenti più spinosi è quelle delle potature, spesso criticate acerbamente dagli ambientalisti per tagli troppo drastici che indeboliscono le piante e ritardano non poco la ripresa della loro piena vitalità. Il nuovo regolamento dispone che ogni intervento d’ora in avanti sia eseguito da professionisti che abbiano non solo una formazione specifica, ma che possano aggiornarsi di volta in volta. L’ambito di operazione coinvolge sia le aree urbane che extraurbano con l’esclusione dei vivai. Momenti critici sono stati frequenti.

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