Qualche mese fa
La storia risale all’agosto scorso quando in strada delle Fabbrecce, in piena notte, la donna, in condizioni psicofisiche alterate, aveva aggredito il compagno, molto più anziano di lei. Lo stesso, impaurito perchè non riusciva a contenere la convivente, aveva chiamato la polizia perchè potessero bloccarla e riportare la calma. Ma la donna aveva usato per gli agenti lo stesso trattamento accogliendoli con sputi in faccia e minacce di morte. Poi la resistenza, tanto da costringere i poliziotti a usare il taser e bloccarla mani e piedi.
Secondo arresto
Era il secondo arresto nel giro di due settimane. Anche nel precedente episodio, la donna aveva bevuto e aveva aggredito il compagno non prima di avergli sottratto la carta di credito e minacciato. E anche quella volta era stata arrestata e poi rimessa in libertà. Sembrava fosse stato un fatto sporadico ma poi la 36enne ci era ricascata a inizio agosto perpetrando lo stesso copione. Tornata sobria e resasi conto dell’accaduto aveva poi chiesto scusa ma intanto il procedimento giudiziario ha fatto il suo corso. Ieri la rumena, assistita dall’avvocata Fabbri, ha patteggiato la pena di 5 mesi e 20 giorni, accedendo alla possibilità di svolgere lavori socialmente utili per poter estinguere definitivamente il reato.