E comunque evitare che possano essere messi in bocca cibi con ossicini (ossicini di pollo), caramelle (particolarmente se morbide), gomme da masticare, giocattoli o pezzi di giocattoli, monete o batterie a bottone. I genitori e i familiari devono riconoscere immediatamente i segni della ostruzione severa delle vie aeree e dell'arresto cardiaco ad essa conseguente: il bambino non piange (quando molto piccolo), non emette suoni (non parla, non tossisce), cambia improvvisamente colore (il volto e le labbra diventano cianotiche, ossia di colore viola, grigio), perde rapidamente coscienza e smette di respirare (torace immobile).
In questi casi, chiamare il 118 diventa una priorità assoluta potenzialmente salvavita. Il telefono di chi chiama deve essere messo in modalità viva voce e deve rimanere in contatto con gli operatori durante tutto il tempo che precede l'arrivo dei soccorsi. Il problema, spiegano le linee guida del ministero della Salute, non è solo italiano.
“Viene stimato che, in Europa, ogni anno, 500 bambini muoiano soffocati. In Italia, è stato osservato, negli ultimi 10 anni, un trend stabile della quota di incidenti, con circa 1000 ospedalizzazioni all'anno - si legge nel documento -. Le stime più recenti, calcolate includendo anche i "quasi-eventi" e gli episodi di minore gravità (che si sono risolti grazie all'intervento della famiglia, senza la necessità di rivolgersi ai sanitari), mostrano come l'incidenza reale del fenomeno sia 50-80 volte superiore rispetto a quella dei ricoveri (con 80,000 episodi all'anno solo in Italia). Tra il 60% e l'80% degli episodi di soffocamento è imputabile al cibo”.