ANCONA La riforma sanitaria si mette in moto. Ieri la giunta ha dato via libera alla costituzione delle cinque Aziende sanitarie territoriali delle Marche - una per provincia - che andranno a sostituire le attuali Aree vaste. Un primo tassello nel puzzle della riorganizzazione complessiva del sistema sanitario regionale che prevede, entro l’anno, anche l’azzeramento dell’Asur e di Marche Nord (quest’ultima verrà assorbita dall’Ast 1). A guidare le due aziende ospedaliere in questo percorso verso i titoli di coda saranno le attuali direttrici generali: ieri Palazzo Raffaello ha infatti nominato Nadia Storti commissario straordinario per l’Asur e Maria Capalbo per Marche Nord. Manterranno questo incarico fino al 31 dicembre, Storti, come previsto dalla legge di riforma, dovrà nominare anche i sub commissari, chiamati ad accompagnare le Aree vaste nella trasformazione in Ast, La giunta regionale ha già deciso che queste caselle continueranno ad essere occupate dagli attuali cinque direttori di Av, anche in questo caso fino alla fine dell’anno.
Le conferme
Si tratta di Romeo Magnoni per l’Av1 di Pesaro Urbino, della stessa Nadia Storti per l’Av2 di Ancona (dove è direttrice ad interim dalla dimissioni di Giovanni Guidi lo scorso luglio), Daniela Corsi per l’Av3 di Macerata, Roberto Grinta per l’Av4 di Fermo e Massimo Esposito per l’Av5 di Ascoli Piceno. «Questa riforma – spiega Saltamartini - ha un carattere epocale. Le Marche erano la sola regione in Italia ad avere un’unica Azienda sanitaria. La pandemia ha evidenziato come una sanità centralizzata possa andare a detrimento della popolazione». Le Ast avranno autonoma personalità giuridica e autonomia imprenditoriale, organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica. Le cinque delibere con cui ieri sono state istituite individuano i presidi ospedalieri - con le strutture sanitarie e socio sanitarie collegate - di riferimento, l’assetto territoriale delle Ast e la distribuzione dei Comuni afferenti.