Una valanga di cartine e filtri di contrabbando, scatta il blitz al casello dell’A14 di Civitanova

Cartine e filtri di contrabbando, scatta il blitz al casello dell’A14 di Civitanova
Cartine e filtri di contrabbando, scatta il blitz al casello dell’A14 di Civitanova
di Daniel Fermanelli
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Mercoledì 24 Aprile 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 11:45

CIVITANOVA Oltre mezzo milione di articoli per fumatori irregolarmente importati da San Marino, per il presunto responsabile è scattata la denuncia alla Procura. L’operazione porta la firma dei finanzieri del Gruppo di Macerata, guidati dal tenente colonnello Giuseppe Perrone, che nei pressi del casello autostradale di Civitanova hanno fermato un’auto carica di merce.

Gli accertamenti

L’ispezione del veicolo ha permesso di rinvenire oltre mezzo milione di prodotti accessori ai tabacchi da fumo (tra cui cartine arrotolate senza tabacco, filtri e cartine semplici), soggetti a imposta di consumo in base al Decreto Legislativo n. 504/95.

Subito le Fiamme gialle hanno appurato la detenzione e il trasporto illecito dei prodotti, in quanto la persona che li trasportava non deteneva alcuna documentazione fiscale che ne giustificasse l’acquisto e che ne attestasse il preventivo versamento della relativa imposta di consumo, né possedeva alcuna licenza autorizzatoria all’acquisto dei beni in esenzione d’imposta.

In particolare, le veloci indagini svolte dai finanzieri maceratesi hanno consentito di constatare che gli accessori per fumatori erano stati illecitamente importati dallo Stato di San Marino ed erano destinati a numerose rivendite di tabacchi della fascia costiera e dell’entroterra marchigiano (le attività sono in corso di identificazione).

La stringente normativa di settore - volta a scongiurare l’evasione pressoché “istantanea” in tale comparto, considerato che tali beni di larghissimo consumo, acquistati e rivenduti in nero, vengono immediatamente collocati sul mercato senza lasciare alcuna traccia fiscale - equipara tali illeciti al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, con tutte le conseguenti sanzioni del caso. Difatti, chi viene fermato con un quantitativo superiore ai dieci chilogrammi di tabacco lavorato estero di contrabbando, è punito con una multa pari a cinque euro per ogni grammo di prodotto e con la reclusione da due a cinque anni.

Nel caso di specie, utilizzando appositi indici di equivalenza forniti dall’amministrazione finanziaria, il trasportatore (residente a Corridonia) è risultato detenere circa 27 chilogrammi di prodotti equivalenti al tabacco di contrabbando. Tutti gli articoli per fumatori illecitamente detenuti, in aggiunta all’auto utilizzata per il trasporto, sono stati sottoposti a sequestro e la persona che li trasportava è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Macerata, per il reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri.

«L’operazione di servizio - spiegano in una nota le Fiamme gialle - si inserisce in un più ampio dispositivo di controllo a tutela dell’economia legale per garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato pienamente concorrenziale su cui basare lo sviluppo di una società più equa e attenta ai bisogni di ciascuno. Contrastare i traffici illeciti e la diffusione di prodotti venduti al di fuori dei canali legali, rientra tra i prioritari compiti della Guardia di finanza la quale, costantemente, opera a salvaguardia della vita umana, concorrendo a tutelare l’ordinata e civile convivenza sociale, nonché la sicurezza pubblica, testimoniando, altresì, il costante presidio esercitato sul territorio a contrasto di fenomeni connotati da forte pericolosità».

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