Civitanova, arrestato per furto torna in libertà ma dopo 3 giorni rapina una lavanderia: la storia di Cristiano Ramaj, 22 anni, è un lungo elenco di accuse

Arrestato per furto, torna in libertà ma dopo 3 giorni rapina una lavanderia
Arrestato per furto, torna in libertà ma dopo 3 giorni rapina una lavanderia
di Benedetta Lombo
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Sabato 23 Settembre 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 14:41
CIVITANOVA Furti in serie su tutta la costa da Porto Recanati a Civitanova, quando le vittime si accorgevano di essere state derubate e reagivano, lui le aggrediva. Un 22enne civitanovese, Cristiano Ramaj, è finito in carcere per ricettazione, indebito utilizzo di carte di credito, furti aggravati di vario genere, ai danni di privati cittadini ed esercenti della riviera maceratese e rapina impropria.  



In base a quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Civitanova che lo avevano arrestato la notte tra il 12 e il 13 agosto scorsi per un furto in una casa a Porto Potenza, una volta scarcerato (tre giorni dopo essere stato arrestato) avrebbe compiuto una rapina in una lavanderia di Civitanova. È stata una complessa attività investigativa quella condotta dai militari della stazione di Porto Potenza insieme ai colleghi delle altre articolazioni territoriali della Compagnia guidata dal capitano Angelo Chiantese. Coordinati dal Pm Enrico Barbieri i militari hanno ricostruito l’attività criminale del 22enne, italiano di seconda generazione, ritenuto essere l’autore di numerosi reati, compiuti tra gennaio e agosto di quest’anno, nei territori di Porto Potenza, Porto Recanati e Civitanova. Numerose sono le accuse a suo carico, supportate da testimonianze, individuazioni fotografiche, perquisizioni e sequestri.

Le accuse

Nello specifico le accuse nei suoi confronti sono di ricettazione, indebito utilizzo di carte di credito, furti aggravati di vario genere, ai danni di privati cittadini e commercianti della riviera maceratese.

Il modus operandi era piuttosto semplice: rubava borse e portafogli lasciati incustoditi dai quali estraeva le carte di pagamento che, poi, utilizzava in molteplici transazioni contactless di piccoli importi per le quali non era necessario digitare il codice Pin. Il 10 agosto aveva sottratto due borse alla titolare di un negozio di intimo a Civitanova, la donna però si era accorta e aveva reagito e lui l’aveva colpita con i gomiti sulle braccia. Tre giorni dopo fu arrestato dai carabinieri in flagranza per un furto in abitazione a Porto Potenza. In quell’occasione era stato trovato in possesso anche di arnesi da scasso, era finito ai domiciliari, ma una volta scarcerato, avrebbe continuato a commettere reati. Il 16, infatti, avrebbe compiuto un’altra rapina impropria questa volta in una lavanderia di Civitanova. Già destinatario di foglio di via obbligatorio dal comune di Civitanova e di un provvedimento di avviso orale, giovedì i carabinieri di Porto Potenza hanno eseguito l’ordinanza di misura cautelare in carcere a carico del giovane. Ora è rinchiuso a Montacuto.

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