PORTO SANT’ELPIDIO - «Non faremo politica attraverso la cultura»: lo dice il sindaco Massimiliano Ciarpella alla sinistra che sta facendo la guerra alla nuova stagione di prosa senza la direzione artistica di Neri Marcorè. Cambiano i tempi e gli spettacoli, lo aveva rimarcato anche il direttore Amat Gilberto Santini: «Siamo usciti da un teatro di leggerezza pensosa liberandocene e decidendo di parlare a un pubblico più vasto». E il presidente dell’Amat Piero Celani sottolineava la normalità dei cambiamenti nei teatri, al cambio delle giunte nei Comuni.
Gli scenari
Difficile immaginare che sarebbe andata diversamente considerando l’appoggio di Marcorè al candidato del centrosinistra Paolo Petrini in campagna elettorale.
Quindi l’attacco del sindaco al Pd: «Se quelli che oggi si stracciano le vesti avessero ringraziato concretamente Neri, dandogli risorse adeguate in tempi congrui, avrebbero fatto un favore a lui, al teatro delle Api e alla città, dato che non siamo mai riusciti ad allestire una stagione prima di fine gennaio. E questo per esclusiva colpa delle precedenti amministrazioni». Poi la lode all’ex direttore: «Non mi sentirete mai dire una parola irrispettosa verso un grande artista di cui io, come tutti i cittadini, sono orgoglioso e con cui, sono certo, ci sarà occasione di collaborare. Lo ringrazio per tutto ciò che ha dato. Semplicemente, ogni cosa ha un suo corso e dopo un tempo lungo con Marcorè alla direzione artistica, abbiamo pensato fosse il momento di aprire una nuova stagione».
Il confronto
Per Ciarpella «lasciare tutto com’era sarebbe stato più semplice. Abbiamo scelto la strada più azzardata. Amministrare richiede coraggio. Ci mettiamo la faccia e le idee. La prima idea è che la cultura debba essere libera, aperta e plurale. Non faremo politica attraverso la cultura, noi». Cambiano le stagioni e le direzioni artistiche, e se lo scorso 22 aprile si esibivano sul palco delle Api le Giovinette, le calciatrici che sfidarono il Duce, il 21 marzo andrà in scena la Lupa di Donatella Finocchiaro, una rilettura del dramma verghiano, un viaggio nell’universo donna.