Jesse E. Kipf, 39 anni, ha ammesso di aver simulato la propria morte per evitare di pagare oltre 100.000 dollari in sospeso per il mantenimento dei figli alla sua ex moglie. La cifra era stata stabilita da un giudice dopo un patteggiamento depositato presso un tribunale federale del Kentucky, negli Stati Uniti, alla fine del mese scorso. L'uomo si è dichiarato colpevole di furto d'identità aggravato e di frode informatica. Kipf è riuscito ad accedere al sistema di registro dei decessi delle Hawaii ed ha utilizzato i dettagli di un medico che viveva in un altro Stato per inserire nel database la data della sua morte. «L'imputato si è anche infiltrato nei sistemi di registro dei decessi di altri Stati utilizzando credenziali che ha rubato a persone reali. Tutto ciò per evitare gli obblighi di mantenimento dei figli nei confronti della sua ex moglie», si legge nella sentenza di condanna.
Il processo
Le azioni del 39enne hanno provocato danni stimati per oltre 195.000 dollari, inclusi più di 79.000 dollari di perdite per reti governative e aziendali e più di 116.000 dollari di danni subiti dalla sua ex moglie.