Non sempre alle sue dichiarazioni si sono trovati riscontri.
A un certo punto, quando nel 2004 venne rimesso in libertà, ammazzò madre e figlia di un ex affiliato alla Sacra Corona Unita per quello che passò alle cronache come il massacro di Ferrazzano, provincia di Campobasso. La sua ultima “trovata” è stata auto-accusarsi dello stupro di Rossella Corazzin, la 17enne scomparsa 43 anni fa in Umbria, ma lui non si voleva toglier alcun peso, «semplicemente - scrive - volevo confessare alcuni dei fatti ai quali ho partecipato nell'ambito di una ricostruzione, chiamiamola storico-giudiziaria». E non è l'unico delitto non confessato. Ci sono «parecchie cose - conferma Izzo - ma sinceramente sono stanco di avere a che fare con investigatori ai quali dovrei fornire io le prove, oltretutto in gran parte si tratta di episodi datati».