La polizia portoghese ha chiesto per la prima volta scusa ai genitori di Madeleine McCann, la piccola scomparsa all'età di 3 anni nel 2007, per il modo in cui hanno gestito le indagini sulla scomparsa e con il quale hanno trattato la famiglia.
Le accuse ai genitori
Per porre le proprie scuse, una delegazione di alti ufficiali ha viaggiato da Lisbona a Londra per incontrare Gerry McCann, il padre di Madeleine. L'uomo e la moglie Kate furono nominati "arguidos" - o sospetti - nelle indagini portoghesi. Gli investigatori ritenevano che la coppia potesse aver inscenato un rapimento e nascosto il corpo di Madeleine, motivo per cui furono sottoposti a pressanti interrogatori.
La signora McCann riferì che che le era stato offerto un accordo per ammettere di aver coperto la morte di sua figlia, in cambio di una pena più breve.
della figlia. Per giustificarsi, spiegò in seguito che stava "difendendo la propria reputazione professionale".
Il detective e la causa per diffamazione
Contro il detective, i coniugi McCann presentarono una causa per diffamazione, che venne però respinta dalla Corte suprema portoghese. In seguito la coppia ha presentato ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo, dove la causa è approdata senza però riuscire a vincere.
Oltre al fronte giudiziario, ci fu poi quello mediatico, che fu per i genitori di Madeleine, probabilmente, anche peggiore. I coniugi furono infatti sottoposti ad una dura campagna stampa in cui si dava per quasi certa la loro colpevolezza. La scomparsa della piccola Madeleine, sparita nel nulla dal complesso turistico di quel maggio 2007, non si sa tutt'ora nulla e resta uno dei casi irrisolti più clamorosi degli ultimi anni.