All'anniversario dei Patti Lateranensi a Villa Borromeo non poteva non trovare spazio un confronto sulla guerra a Gaza. Al bilaterale hanno preso parte il Presidente Mattarella, la premier Meloni e diversi ministri dell'esecutivo. Il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, dopo il lungo incontro con la controparte ha espresso angoscia per le troppe vittime nella Striscia. «Il diritto alla difesa di Israele che è stato invocato per giustificare questa operazione sembra proporzionato con 30 mila morti». E ancora. «Siamo tutti sdegnati per quello che sta succedendo, per questa carneficina».
Con il presidente della Repubblica e anche con il ministro degli Esteri è stata fatta una panoramica su diversi scenari di crisi che attualmente sconvolgono il mondo ed è stata registrata una concordanza tra Italia e Santa Sede. «Molto difficile trovare soluzioni a queste problematiche, però si sta tentando di dare un contributo che possa essere positivo e avviare percorsi di pace».
L'Italia chiede a Israele di fermarsi: «Io credo che sia una voce generale: non si può continuare così e bisogna trovare altre strade per risolvere il problema di Gaza, il problema della Palestina.
Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha definito la costante interlocuzione tra Italia e Santa Sede «d'importanza fondamentale, anche nella propria azione di politica estera».
«Nel quadro della Presidenza italiana del G7, intendiamo rafforzare la cooperazione su tutta una serie di dossier internazionali, a partire da quelli di più stretta attualità, dal Medio Oriente all'Ucraina, dall'Africa ai temi migratori». Tajani ha inoltre ricordato «lo sforzo italiano volto a proteggere i cristiani e i luoghi di culto cristiani in Medio Oriente, dove è fondamentale non cadere nella trappola di una guerra di religione tra mondo arabo e mondo occidentale, come vorrebbe Hamas».