Accade tutto il pomeriggio di martedì, quando una donna si presenta in una banca di Bangu, città dell’area metropolitana di Rio de Janeiro (in Brasile), per provare a riscuotere un prestito di circa 3.000 euro a nome di un uomo di 68 anni, seduto in sedia a rotelle. Lo chiama “zio”, gli tiene la testa e accenna un movimento per prendergli la mano e farlo firmare davanti agli addetti della banca. L’uomo però è deceduto da alcune ore, come accerteranno i soccorritori, la polizia e le prime indicazioni giunte dall’istituto di medicina legale. La scena è talmente grottesca e inusuale che gli addetti della banca si convincono a riprendere tutto con il cellulare, dando vita a un video divenuto virale in poche ore. La versione non censurata del video lascia pochi dubbi sull’accaduto. Soldi che servivano per comprare un televisore nuovo e fare qualche piccola ristrutturazione in casa, secondo la versione della donna, arrestata in flagranza di reato. L’accusa infatti è di tentato furto aggravato dall'uso del mezzo fraudolento e, ovviamente, di vilipendio di cadavere.
LE INDAGINI
La donna, Erika de Souza Vieira Nunes di 42 anni, sosteneva di essere nipote e badante dell’uomo. Non è ancora chiaro il livello di parentela tra i due. Nel video diffuso si vede la donna parlare con il cadavere senza essere scossa dalla situazione: «Zio, mi senti? Dovresti firmare. Se non firmi non possiamo fare nulla. Io non posso firmare per conto tuo». Prova a prendergli il braccio, poi gli tiene la mano e contemporaneamente la testa, che scivola sempre all’indietro, ma non si spinge fino a inscenare una firma dei documenti.