SAN DONA' DI PIAVE - «Sembravano tanto delle brave persone, ci facevano i complimenti sulla casa e si interessavano di mio figlio». Poteva finire come spesso capita: la richiesta di andare in bagno per frugare nelle stanze, oppure una semplice distrazione, o magari la segnalazione di un finto incidente a qualcuno dei familiari con la necessità di avere del denaro. Ai due coniugi sandonatesi è andata bene perché la figlia, uscita un attimo per una commissione, nel rientrare ha suonato al campanello, mettendo in allarme i due truffatori lo scorso fine novembre, in via Verdi.
COLPO SVENTATO
Le due vittime designate, una coppia di anziani coniugi, lui neo novantaduenne, lei due anni in meno. Sono ancora arzilli, anche se i tre figli non li lasciano mai da soli. «Ricordo ancora bene quella sera riferisce la figlia per la sorpresa di essermi trovata di fronte a queste due persone, ma anche per il fatto di avere atteso invano l'arrivo delle forze dell'ordine. I miei genitori non si erano ancora resi conto di chi si erano trovati di fronte; ci hanno pensato dopo, quando gli abbiamo raccontato tutto».
I due truffatori erano una donna ed un minore, all'apparenza stranieri. «Avevano suonato chiedendo di mio figlio ricorda l'anziana coppia e così li abbiamo fatti entrare: la donna sembrava tanto una brava persona e pareva impossibile che avesse intenzione di farci qualcosa.