L’ingegneria genetica
Con tecniche di ingegneria genetica nei linfociti T viene indotta (attraverso l’introduzione del recettore Car, Chimeric antigen receptor) la capacità di riconoscere e uccidere specificamente le cellule cancerose. La procedura di ingegnerizzazione dura circa quattro settimane e, una volta terminata, i linfociti possono essere reinfusi al paziente. A quel punto i linfociti riconoscono l’antigene specifico e attivano tutte le cellule del sistema immunitario contro la cellula malata per distruggerla. Questa terapia cellulare costituisce una valida alternativa per i pazienti con leucemia acuta linfoide di tipo B, alcuni tipi di linfoma B, per molte altre tipologie di linfoma B e il mieloma multiplo a breve termine.
Il trattamento
L’auspicio è che in futuro questo trattamento possa essere efficace anche per la cura dei tumori solidi tipo pancreas o polmone. La città si ritaglia così un posto d’onore. La Regione Marche è stata tra le prime in Italia a dare l’ok all’applicazione della terapia Car-T-cell. Dopo Torrette nel 2021, il capoluogo piceno è stato il secondo a essere autorizzato alla somministrazione in regione. Oggi l’Ast di Ascoli può quindi presentarsi con un nuovo strumento a disposizione del reparto di Ematologia del Mazzoni, sviluppatasi sotto la direzione di Piero Galieni e divenuta da tempo eccellenza della sanità pubblica di questo territorio. Sin dall’inizio, c’è stato un costante sostegno a tutte le attività da parte dell’Ail ascolana, guidata dal presidente Giuliano Agostini. La collaborazione tra l’Ail e l’ospedale Mazzoni ha portato notevoli benefici ai pazienti affetti da malattie del sangue. Assistenza domiciliare, possibilità di usufruire gratis di Casa Ail per le famiglie, servizio di assistenza psicologica per i malati in cura e i loro familiari: sono solo alcune delle iniziative dell’associazione di volontariato ascolana che opera con l’obiettivo di sensibilizzare nei confronti della ricerca, supportare il reparto e diventare un punto di riferimento del territorio.