JESI Rigenerare il quartiere Prato, una delle anime storiche di Jesi, finito fuori dai radar rispetto ai progetti che, ad esempio per l’altro grande rione a ridosso del centro di San Giuseppe, hanno visto idee e fondi Pnrr indirizzati a progetti come il recupero del Cascamificio e la ricucitura ciclo-pedonale fra Porta Valle e Parco del Granita. Per ripensare il Prato, la precedente amministrazione aveva coinvolto, nel 2021, il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e di Architettura della Politecnica delle Marche. Ora i risultati dello studio e i progetti di riqualificazione emersi per un’ampia area che, da Porta Valle, si allarga a Prato, zona stazione, Largo Grammercato e Santa Maria del Piano, saranno esposti al pubblico nelle sale del Consorzio Agrario di viale Trieste dal 13 al 17 marzo e discussi con addetti ai lavori e cittadini.
I filoni
Nell’approfondimento realizzato dagli studenti del corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura, tre i filoni fondamentali individuati: mobilità e infrastrutture, residenza e lavoro, spazio pubblico e servizi. A ciascuno sarà dedicato un momento di approfondimento con esponenti del quartiere, fino al convegno di chiusura che, al Consorzio Agrario, si terrà il 16 marzo alle ore 16, aperto a tutti. «Rispetto all’accordo iniziale tra Università e Comune di Jesi abbiamo chiesto una restituzione alla città del lavoro svolto - dice l’assessora Valeria Melappioni - e un ulteriore passaggio di confronto, così da mettere l’Amministrazione nelle condizioni di accogliere un contributo progettuale degli studenti, ma anche grazie agli stimoli che emergeranno nei tavoli di confronto, e che saranno uno strumento utile per noi, per avviare quel lavoro di progettazione strategica su questa parte della città».