ANCONA - Quando verrà inaugurata bisognerà convocare una ditta specializzata in disinfestazioni perché i gradoni in cemento della nuova tribuna coperta del Dorico sono stati bombardati dai disturbi intestinali dei volatili. In compenso la struttura, costata circa 900mila euro, è ormai completata. Mancano gli arredi, va collegata la caldaia. «All’inizio potrà ospitare giusto le famiglie dei calciatori e credo che in un paio di mesi potremo aprirla - spiega l’assessore agli impianti sportivi, Daniele Berardinelli -. Per le gare ufficiali, invece, bisognerà conseguire l’omologazione e le autorizzazioni per il pubblico spettacolo. E qui ci vorrà più tempo».
Il cronoprogramma
Ma in fondo, la tribuna è la voce che impensierisce meno nel cronoprogramma del restyling del Dorico, dove i lavori avviati 5 anni fa non vedono ancora la fine. Un cantiere senza tempo, ma soprattutto senza un traguardo certo. «È difficile ipotizzare quando l’impianto sportivo nel suo complesso sarà pronto - ammette Berardinelli -. Per la tribuna ci siamo, poi passeremo al campo da basket e all’area all’ingresso, ma qui vanno fatti i lavori in variante per i campi da tennis, che non dipenderanno da noi, ma dall’Associazione Tennis Riviera del Conero». Un maxi progetto che alla fine verrà a costare al Comune oltre 5 milioni.
Gli step
Meglio fare ordine. In questo lustro sono stati rifatti il campo in erba sintetica e quello più piccolo insieme agli 8 pali dell’illuminazione: costo, 700mila euro. Poi si è passati alla demolizione della gradinata (800mila euro) dove ora sorgono i campi coperti del tennis e del padel. Quindi, il rifacimento della tribuna coperta: complice un contenzioso con la ditta, il prezzo è salito a quasi 900mila euro.
Sarà scoperto perché quell’area dovrà essere permeabile, come previsto dal bando verde da 440mila euro a cui ha partecipato l’Amministrazione, che prevede aiuole, alberi e tecnologie drenanti capaci di ridurre l’impatto dell’irraggiamento solare, evitando il surriscaldamento estivo. Il Comune è propenso e il caso ha già sollevato polemiche dell’opposizione in commissione. La variazione comporterà una rivisitazione della piazzetta, che ne uscirà ridimensionata come anche il bar, più piccolo e destinato ad essere posizionato a ridosso del campo. «Il ristorante lo realizzerà l’associazione del tennis - spiega Berardinelli - ristrutturando quello già esistente: diventerà un house club per gli iscritti, ma chiederemo che venga aperto a tutti con una quota associativa minima».
L’anello della pista d’atletica, vincolato dalla Soprintendenza, verrà mantenuto ma diventerà un percorso pedonale. Dovrà essere finanziato a parte il progetto di riqualificazione del campetto da basket, dove un albero, a causa del maltempo, è crollato su un canestro e un altro è a rischio e potrebbe essere rimosso. L’ultimo intervento riguarderà la curva nord, soggetta a vincolo storico. «Qui verranno posizionate sui gradoni delle palafitte e pedane in legno per realizzare uno spazio attrezzato per lo sport all’aperto» spiega Berardinelli. Costo preventivato: 700mila euro. «Ma sarà l’ultima e meno urgente delle opere da realizzare», chiosa l’assessore.