La realtà virtuale “distrae” il paziente operato (da sveglio) per un tumore cerebrale: l'intervento dell'equipe del dottor Trignani

La realtà virtuale per operare un paziente (da sveglio) con un tumore cerebrale: l'intervento dell'equipe del dottor Trignani
La realtà virtuale per operare un paziente (da sveglio) con un tumore cerebrale: l'intervento dell'equipe del dottor Trignani
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Venerdì 14 Aprile 2023, 14:57 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 16:14

ANCONA - La realtà virtuale e la procedura "awake" per asportare un tumore cerebrale ad un giovane paziente operato oggi nel Blocco Operatorio dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche: l'intervento programmato nella Divisione di Neurochirurgia diretta dal dottor Roberto Trignani, ha utilizzato una nuova tecnologia digitale che attraverso la realtà virtuale durante la fase preoperatoria e durante la fase in "awake" (cioè l'operazione da sveglio) permette di ottimizzare la gestione dell'ansia, migliorare il comfort del paziente e ridurre l’apporto farmacologico.

Il visore VR per operare un paziente con un tumore cerebrale

In sostanza i dispositivi di realtà virtuale (VR) sostituiscono l'ambiente reale con uno simulato.

Studi clinici hanno dimostrato che questa tecnologia può rappresentare per il paziente un'esperienza immersiva e distraente in grado di indurre uno stato di rilassamento e spostamento dell’attenzione dalle fonti di stress emotivo.

consente di ottimizzare la resezione dei tumori cerebrali in aree funzionali del cervello con preservazione delle funzioni sottostanti; il paziente è "sveglio" durante la procedura di asportazione del tumore e fornisce con l'ausilio della neuropsicologa informazioni cliniche preziose all'equipe chirurgica e anestesiologica per guidare in sicurezza l'atto terapeutico. Fino ad oggi, nell’Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche, sono stati operati in "awake" circa 180 pazienti con tumori cerebrali localizzati in aree denominate "eloquenti". 

La procedura chirurgica è stata realizzata in due tempi all'interno della stessa seduta operatoria per la complessità topografica del tumore: un primo tempo  in "awake" per rimuovere la parte del tumore in area funzionale temporale sin (quella che governa il linguaggio) ed un secondo tempo in anestesia generale per rimuovere la componente attigua più profonda del tumore.

L'intera procedura è realizzata in ambiente multidisciplinare: neuroanestesiologico (Dr. Edoardo Barboni), neurochirurgico (Dr. Stefano Vecchioni, Dr. Roberto Trignani), neuropsicologico (Dr.ssa Silvia Bonifazi).

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