Ancona, tutti in cerca del dentista. Ma lui è sparito: mistero. E i clienti perdono la pazienza

Tutti in cerca del dentista. Ma lui è sparito: mistero
Tutti in cerca del dentista. Ma lui è sparito: mistero
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Sabato 7 Dicembre 2019, 04:05
ANCONA  - Tutti in fila per l’appuntamento, chi per curare una carie, chi per fissare un ponte, ma il dentista non c’è. Che fine ha fatto? Mistero. Al telefono non risponde, anzi, il numero sembra proprio disattivo. E l’ambulatorio? Vuoto. Non c’è più niente, nemmeno i mobili o le sedie. Sparito nel nulla. Tra lo sconcerto generale, qualcuno si è rivolto ai carabinieri per raccontare i fatti e tutelare i propri investimenti perché, tra i clienti esterrefatti e infuriati, c’è chi avrebbe pagato in anticipo migliaia di euro per lavori lasciati a metà e chi ha chiesto prestiti in banca per permettersi costose cure. L’ultima volta che è stato avvistato il dentista fantasma, il cui studio si trova (pardon, si trovava) in zona Piano, risale a venerdì scorso. 

 


Lunedì non c’era più. Inutile provare a contattarlo: non rispondeva più a telefonate o messaggi. I fortunati che sono riusciti a parlarci, a inizio settimana, si sono sentiti dire: «Aspetti qualche giorno». Peccato che il professionista non si sia preoccupato di avvisare i clienti che per un paio di giorni si sono presentati regolarmente all’appuntamento, invano. Hanno solo perso tempo perché lo studio odontoiatrico, dove ancora campeggia la pubblicità, è deserto. Non c’è un’anima.

D’altronde, la stessa segretaria era stata licenziata alla fine dell’estate. Dal web è scomparso il profilo Facebook dell’attività, mentre il sito ufficiale risulta irraggiungibile. Il dentista volatilizzato: possibile? Sembra un giallo di Agatha Christie. E mentre i clienti si fanno strane idee, monta la rabbia. «Ho versato 10mila euro in contati per un impianto che è rimasto a metà - racconta il signor Antonio, che chiede di omettere il cognome -. Lunedì mi sono presentato perché ho avuto un’infezione alle gengive, ma il dottore non si è fatto trovare. Martedì in fila c’erano decine di persone che hanno atteso inutilmente». È solo una delle tante storie di clienti beffati, costretti a pagare le rate di finanziamenti accesi per sottoporsi a cure mai ricevute o eseguite solo in parte: adesso minacciano di contattare i propri avvocati. Ma tra lo choc generale, ecco il colpo di scena. Dopo quasi una settimana di “latitanza”, è spuntato un cartello sulla vetrina del centro odontoiatrico, scritto al computer, forse di fretta, visti gli errori d’ortografia.

«Lo studio rimane chiuso per un problema burocratico edilizio che non ci permette di proseguire in questo stabile, costringendoci a trasferirci in un’altra sede - si legge -. Ci scusiamo per il disguido e per chi non è stato avvertito in tempo per l’appuntamento, causato da un’improvvisa interruzione anche dei collegamenti agenda. Ci stiamo spostando in un’altra sede e in settimana richiameremo tutti per proseguire le cure iniziate». I buoni propositi sono stati accompagnati ieri da telefonate con cui il dentista, utilizzando un nuovo numero, ha contattato una parte di clienti per scusarsi. «Ha detto che mi richiamerà per fissare un altro appuntamento in una nuova sede», riferisce una donna, che vuole mantenere l’anonimato per timore di perdere i soldi anticipati. Conferma un altro cliente: «Ha chiamato anche me, ma non ha detto dove riaprirà». Non lo ha rivelato neppure a noi, il professionista, che si è rifiutato di rispondere a voce ma lo ha fatto via Whatsapp. «Lo studio continua a operare da un’altra parte e proseguirà le cure adeguate fino alla fine di tutti i pazienti», ha scritto. Gli abbiamo chiesto se potesse dirci dove e quando riaprirà. Risposta telegrafica: «No». Perché? «Motivi miei personali». Il mistero s’infittisce. 
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