TREIA «E’ solo il primo passo: restituiremo tutta l’area alla città». Un Franco Capponi raggiante quello che ieri mattina ha tagliato il nastro della rinnovata casa del custode di Villa Spada. Ospiterà, per ora, quattro alloggi temporanei destinati a famiglie che vivono l’emergenza abitativa post sisma del 2016, ma chissà che in un futuro la loro destinazione non possa essere anche diversa.
L’investimento
Un investimento di circa 1,6 milioni con il quale si è provveduto al miglioramento sismico e al consolidamento delle sottofondazioni della struttura (che poggiando su un versante molto ripido era fortemente a rischio), ma anche a un restyling complessivo degli interni, pronti ad accogliere fino a quattro nuclei familiari.
«Siamo molto contenti perché è il primo grande intervento dal 2015, anno in cui il complesso è passato definitivamente in mano al Comune, che completiamo nell’ottica di recuperare l’intera Villa Spada – ha sottolineato Capponi, fresco di ricandidatura per le prossime elezioni comunali – l’intenzione è di andare avanti anche con tutto il resto, perché i fondi ci sono: abbiamo vinto un bando del Pnrr per circa 3 milioni di euro e che stiamo già portando avanti, ne abbiamo altri 7 per la villa vera e propria e a quel punto, quando anche quell’intervento sarà ultimato, tutta l’area tornerà pienamente fruibile per la cittadinanza. Era l’obiettivo che sognavo nel 1999, quando, da sindaco, decisi di esercitare la prelazione culturale per acquisire la villa al patrimonio comunale e trasformarla in un grande parco pubblico che la città non ha, ma anche per recuperare un luogo che trasuda storia da tutti i pori».
Capponi ha poi ripercorso la storia della villa, due secoli pieni di eventi, fatti e capovolgimenti, prima della benedizione e dell’inaugurazione vera e propria nei locali al piano terra. Presenti alla piccola cerimonia un centinaio di persone, tra le quali il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena e il consigliere regionale Romano Carancini.