Fermo, non solo Emodinamica al Murri: Cardiologia è in crescita. A giugno il via anche per l’elettrofisiologia

Non solo Emodinamica al Murri: Cardiologia è in crescita. A giugno il via anche per l’elettrofisiologia
Non solo Emodinamica al Murri: Cardiologia è in crescita. A giugno il via anche per l’elettrofisiologia
di Chiara Morini
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Martedì 7 Maggio 2024, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 11:30

FERMO Cresce la Cardiologia del Murri, e lo fa da due anni a questa parte. Da quando è arrivato per la prima volta il direttore generale Roberto Grinta, da quando due anni fa è entrata Maria Vittoria Paci come primaria del reparto, cresce anche da quando funziona lEmodinamica. Cresce anche perché si lavora in squadra con Ancona e continuerà a farlo con il nuovo percorso di elettrofisiologia che inizierà da giugno.

La posizione

«Negli ultimi due anni – ha detto il dg Grinta – la Cardiologia ha fatto grandi passi in avanti, dall’attivazione di Emodinamica a quella di Elettrofisiologia che sarà attivato a giugno.

Tutto questo si può realizzare lavorando in sinergia con l’azienda ospedaliera di Torrette». E non solo, perché a proposito di lavoro in squadra arriverà una convenzione con Macerata. «Si tratta – ha aggiunto Grinta – della convenzione per la Radiologia interventistica importante soprattutto per Urologia e Gastroenterologia. Le collaborazioni permettono di “drenare” pazienti e avere positive ricadute sulle liste di attesa». Numeri alla mano il 90% dei pazienti che arrivano all’ospedale per angioplastica è del Fermano e si è ridotta, negli ultimi due anni, anche la mortalità per infarto. Di angioplastiche finora, ha ricordato la funzione organizzativa Genny Ciccalè «ne sono state fatte 130, di cui 80 di angioplastica complessa. Guardando i numeri del 2023 le procedure sono state 200. Contiamo di poter passare a tre sedute a settimana per emodinamica, nella seconda parte del 2024».

Nel mentre si continua a lavorare nel reparto guidato dalla dottoressa Paci; un reparto verso cui cresce la fiducia. «Il nostro lavoro – ha commentato – è possibile grazie al supporto della direzione e alla collaborazione con l’azienda ospedaliera universitaria delle Marche. Negli ultimi due anni abbiamo migliorato i percorsi diagnostici per diversificare e migliorare i servizi ai nostri pazienti. Questo ci fa essere più attrattivi anche per quanto riguarda i metodi diagnostici e terapeutici». Attrattivi per utenza, per infermieri, per medici, per operatori socio sanitari.

Il bilancio

La soddisfazione, in questo caso, è alta per un primario e Paci ha ricordato che «a marzo è stato assunto un medico, un altro arriverà a luglio, entro fine anno concluderemo altri tre contratti che non sono entrati subito perché devono completare il percorso formativo. É molto bello ricevere specializzandi che chiedono di poter lavorare qui da noi». Ai medici si aggiungono anche i 27 infermieri di cui due in attività ambulatoriali, e i rimanenti 25 in reparto di cui tre in emodinamica. Tutti dati e risultati presentati ieri durante un incontro con la stampa al quale, oltre al direttore Grinta, al primario Paci, alla funzione organizzativa Ciccalè hanno preso parte anche il direttore delle professioni sanitarie Renato Rocchi e il collega dell’area tecnico-diagnostica, Matteo Diamanti. Oltre agli specializzandi che chiedono di poter lavorare a Fermo, la dottoressa Paci ha anche ricordato i posti letto.

Le cifre

«Li abbiamo aumentati – ha detto – e attualmente sono 12 in reparto più 5 nell’unità intensiva coronarica. A questo si aggiungano anche le sedute di emodinamica che passeranno da 2 a 3. Puntiamo ad accreditare il servizio». Tra le sinergie importanti anche quella con il territorio che conta 170mila persone interessate ai servizi. Collaborazioni con cardiologi, qui, ma anche con i medici di medicina generale. Aspettando, si diceva, l’avvio dell’elettrofisiologia con l’equipe del professor Antonio Dello Russo che formerà anche i professionisti della cardiologia del Murri.

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