Erdogan: «L'indagine su mio figlio
mette a rischio rapporti con l'Italia»

Erdogan
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Martedì 2 Agosto 2016, 11:42 - Ultimo aggiornamento: 3 Agosto, 07:40
«La vicenda dell'indagine su mio figlio a Bologna potrebbe mettere in difficoltà le nostre relazioni con l'Italia, che dovrebbe occuparsi piuttosto della mafia». Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in un'intervista a Rai News 24 in cui ha anche attaccato Federica Mogherini dicendo che «non avrebbe dovuto parlare (del golpe turco, ndr) da fuori. Mogherini prima di tutto saresti dovuta venire in Turchia!», ha esclamato il presidente. E poi: «Se viene bombardato il Parlamento italiano che succede. La Mogherni, che é italiana, come reagisce: direbbe che hanno fatto bene a bombardarlo? Di essere preoccupata dai processi che seguirebbero?». 

Il figlio di Recep Tayyip Erdogan, Bilal Erdogan, è accusato di riciclaggio dopo un esposto presentato da Murat Hakan Huzan, oppositore politico del padre. Il 20 luglio il Gip ha concesso ai Pm della procura di Bologna la proroga delle indagini, al termine dell'udienza fissata dopo che il difensore, l'avvocato Giovanni Trombini, si era opposto.

Erdogan si era trasferito a Bologna ad autunno 2015, per completare un master alla Johns Hopkins University.
A marzo 2016 aveva lasciato la città per "motivi di sicurezza". I Pm Antonella Scandellari e Manuela Cavallo, scaduto il termine di sei mesi dall'iscrizione, avevano chiesto la proroga per attendere ulteriori esiti investigativi, non escludendo rogatorie estere. A quanto si apprende nei confronti di Erdogan, che non era presente in aula, è stato fatto uno 'screening' su conti correnti bancari e l'analisi dei tabulati telefonici nel periodo a Bologna, da cui non sarebbero emersi elementi particolari.
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