Quanto alle condizioni della piccina pordenonese, sono stabili, e come dice papà Fabio viene sottoposta al quinto ciclo di chemioterapia: «Al Bambin Gesù siamo seguiti da uno degli staff più prestigiosi del mondo - ribadisce da Roma - ma questo non ci deve far bloccare la corsa contro il tempo. Da quanto abbiamo appreso, i due donatori individuati come potenzialmente compatibili hanno una corrispondenza purtroppo solo parziale. Per questo motivo la gara di generosità degli italiani non si deve fermare. Per ora abbiamo dei donatori, noi stiamo cercando 'il' donatore, cioè colui che ha totale aderenza alle necessità di Elisa».
Il genitore ha infine ribadito che la patologia che affligge la figlia ha una possibilità di recidiva del 50% «ed anche il trapianto dai genitori non può garantire il risultato ottimale». «Questa mobilitazione non è solo per Elisa - hanno concluso i genitori - chi entra nel Registro donatori salverà altre persone che hanno bisogno di trapianto.
I donatori di midollo sono un esercito di eroi sconosciuti».