Gabrielli, Faraotti e Tosti sponsor con la Metalcoat: i tre gruppi garantiranno il loro sostegno economico all’Ascoli calcio

Corso Vittorio Emanuele porta in dote 4 milioni di euro delle aziende

Battista Faraotti dello sponsor Fainplast A lato, Ardemagni e Lanni con i tifosi Battista Faraotti dello sponsor Fainplast A lato, Ardemagni e Lanni con i tifosi
Battista Faraotti dello sponsor Fainplast A lato, Ardemagni e Lanni con i tifosi Battista Faraotti dello sponsor Fainplast A lato, Ardemagni e Lanni con i tifosi
di Mario Paci
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Giovedì 25 Aprile 2024, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 12:43

ASCOLI La manifestazione d’interesse della Metalcoat di Bergamo, che intende rilevare la maggioranza delle quote dell’Ascoli calcio, ha ridato entusiasmo all’ambiente bianconero sfiduciato per l’inquietante posizione di classifica (terz’ultima) e soprattutto per gli sviluppi societari in caso di sciagurata retrocessione in serie C. Finalmente, dopo imprenditori non proprio integerrimi e molti avventurieri, al portone di corso Vittorio Emanuele, sede dell'Ascoli calcio, ha bussato un gruppo serio e Massimo Pulcinelli non gli ha sbattuto (per ora) la porta in faccia (la società non ha smentito la notizia della trattativa in corso).  La Metalcoat è un'azienda solida che vanta ottime referenze sul piano industriale (collabora anche con il gruppo Marcegaglia); l'Ascoli calcio, nonostante le difficoltà economiche in cui si dimena una piccola società di cadetteria, drammaticamente in zona retrocessione, finora ha sempre pagato gli emolumenti a tutti i tesserati e ha promesso un ingente premio salvezza in caso di promozione.

I risultati sportivi

È scontato, però, che i prossimi risultati sportivi condizioneranno l’esito della trattativa agli albori. I bianconeri a Terni non potranno fallire per l'ennesima volta per non issare virtualmente la bandiera bianca a poche gare dalla fine di un campionato disgraziato, ma è evidente che ogni possibile trattativa societaria, allo stato ancora embrionale, abortirebbe probabilmente in caso di sciagurata retrocessione anche se un piano alternativo verrà comunque sottoposto all’attenzione del patron Massimo Pulcinelli, pure con la squadra in serie C.

Gli alleati

Ora in città ci si domanda: chi avrà al suo fianco Matteo Trombetta Cappellani (si mormora che la moglie Cinzia potrebbe diventare la presidente del Picchio) in questa operazione finanziaria? La Metalcoat, che opera sul mercato internazionale, con una consolidata esperienza nell’ambito dei laminati in alluminio e acciaio, ha fatturato 60 milioni di euro e punta a salire a 85 quest’anno dopo avere rilevato la Plalam nella zona industriale di Campolungo.

Ha già sondato il terreno e continuerà ad avere come sponsor quegli imprenditori locali che finora non hanno mai fatto mancare il loro contributo all’Ascoli come le famiglie Gabrielli-Morosini (fatturato 900 milioni di euro circa), Battista Faraotti (232 milioni, la Fainplast è il principale sponsor di maglia) ai quali potrebbe aggiungersi Giuliano Tosti con la sua Ciam (115 milioni). Nella manifestazione d’interesse inviata a corso Vittorio Emanuele, sede dell’Ascoli calcio, figura anche la possibilità che Massimo Pulcinelli rimanga in società seppure con una quota minoritaria (40% o 20%).

Gli sponsor

La manifestazione d’interesse è solo il primo passo della trattativa perchè poi dovranno essere attivate le due diligence per la verifica della situazione societaria (l’Ascoli ha chiuso l’ultimo bilancio in perdita di 6,7 milioni di euro). Conforta il fatto che, grazie allo straordinario lavoro effettuato in questi anni dal direttore generale dell’Ascoli calcio, Domenico Verdone, la società porta in dote ben quattro milioni di euro in sponsorizzazioni: un record per una società di calcio di un capoluogo di provincia di appena 45mila abitanti. E poi farebbero gola le eventuali cessioni di Mendes e del giovane D’Uffizi sul mercato estivo, solo per citare i gioielli più pregiati: gli introiti risanerebbero in parte le casse societarie.

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