Morto Sguaitzer, ex calciatore del Mantova: fu simbolo della lotta alla Sla

Morto Sguaitzer, ex calciatore del Mantova: fu simbolo della lotta alla Sla
Morto Sguaitzer, ex calciatore del Mantova: fu simbolo della lotta alla Sla
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Sabato 2 Marzo 2019, 11:36 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 14:32

Quando gli fu diagnosticata la malattia anziché deporre le armi, reagì e cominciò a combattere a fianco di chi come lui era stato colpito dallo stesso male. Fondò una Onlus, la "Marco S.-No alla Sla", con cui raccogliere fondi per la ricerca e scrisse un libro, «Senza Limite Alcuno» per raccontare la sua esperienza, soprattutto nelle scuole, e invitare i giovani a «mai molàr», mai mollare. Oggi però quel guerriero che ha giocato nelle file del Mantova è morto. Marco Sguaitzer, 60 anni il prossimo 4 luglio, si è spento questa mattina all'ospedale della cittadina lombarda, il Poma, dove da giorni era era ricoverato. 

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Da anni lottava contro la Sla ed era diventato uno dei maggiori testimonial per la lotta contro questa patologia degenerativa. In gioventù era stato un apprezzato calciatore poi, a causa di vari infortuni alle ginocchia, aveva dismesso scarpette e maglia. Nel 2008 l'impietosa diagnosi da cui trasse la forza per aiutare coloro che soffrivano della sua stessa malattia e per la raccolta di fondi per la ricerca. Attività svolta fino all'ultimo. Infatti, a metà dicembre dello scorso anno, sempre affiancato dalla moglie Aiste che sposò nel 2016, radunò oltre 150 persone in una discoteca di Mantova per celebrare i dieci anni dell'inizio della sua battaglia contro la Sla. Oggi il sito del Mantova calcio lo saluta con un 'ciaò e un brano tratto dal suo libro, mentre il sindaco della città Mattia Palazzi, sul sito Facebook, gli manda a dire: «Ciao campione, non smettere di sorridere, nemmeno lassù».



 

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