Ascoli, querelle Pulcinelli-Ultras. Il patron duro sul faccia a faccia di Palermo ma i tifosi replicano: «Si faccia un esame di coscienza»

Ascoli, querelle Pulcinelli-Ultras. Il patron duro sul faccia a faccia di Palermo ma i tifosi replicano: «Si faccia un esame di coscienza»
Ascoli, querelle Pulcinelli-Ultras. Il patron duro sul faccia a faccia di Palermo ma i tifosi replicano: «Si faccia un esame di coscienza»
di Anna Rita Marini
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Mercoledì 8 Maggio 2024, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 10:25

ASCOLI Nervi tesi in casa Ascoli alla vigilia della partita con il Pisa che vale l’intera stagione e nuovo botta e risposta tra la tifoseria bianconera e il patron Massimo Pulcinelli. Si estende, purtroppo, la frattura tra le due parti che esiste ormai da qualche mese. Una rottura evidenziata anche dai continui cori che la curva bianconera riserva alla proprietà e ai suoi dirigenti, sia in casa che in trasferta. Non sono serviti incontri e dialoghi che dovevano chiarire le posizioni. 


La denuncia

L’ultimo episodio è avvenuto domenica sera all’aeroporto di Palermo, dopo la partita finita 2-2.

La dirigenza bianconera si trovava all'aeroporto in attesa di prendere il volo diretto a Fiumicino, stessa cosa per i tifosi bianconeri che si erano recati allo stadio Barbera per assistere al match tra bianconeri e rosanero. È stato inevitabile a quel punto il faccia a faccia. Non c'era la squadra, perché nel frattempo aveva effettuato tutte le modalità per l'imbarco, e si trovava da un'altra parte dello scalo. Alla vista della dirigenza, composta dal presidente Carlo Neri, dal direttore generale Domenico Verdone, da Massimo De Santis e ovviamente dal patron, Massimo Pulcinelli, sarebbero volate verso di loro parole di troppo, almeno stando a qualche rumors. Ieri mattina il patron ha pubblicato sui social un post commentando l'episodio in maniera abbastanza eloquente: «Ora iniziano le denunce». Poco dopo, è arrivata la risposta degli Ultras 1898, attraverso la loro pagina Facebook, dove spiegano la loro versione dei fatti: «Apprendiamo da fonti giornalistiche che qualcuno parla addirittura di scontri in aeroporto con i dirigenti dell'Ascoli. Nulla di tutto questo. Articoli e ricostruzioni surreali e inventate di sana pianta per vendere qualche copia in più o collezionare click. I tifosi hanno ovviamente manifestato il proprio dissenso verso una dirigenza che, ricordiamo, sta portando l'Ascoli in serie C e ha continuato, attraverso i propri dirigenti in aeroporto, a provocare i tifosi con supponenza e arroganza urlando contro i presenti: "L'Ascoli non è vostra!". Ora, provando a passare addirittura per vittima, il patron parla di denunce (per cosa?) senza mai farsi un esame di coscienza o un'autocritica. Non sappiamo più se ridere o piangere». Nonostante gli appelli a ricucire, Pulcinelli e la tifoseria sono sempre più distanti. Ieri sera c'è stata una riunione organizzata degli Ultras aperta a tutta la tifoseria in vista della partita di venerdì sera con il Pisa. Alla squadra, concentrata sul match decisivo, servirebbe un clima diverso, come quello in cui sono state conquistate in passato salvezze ritenute impossibili. Il clima di tensione è evidente con l'Ascoli che se non vince e se, al contrario lo faranno, Bari e Ternana vedrà spalancarsi il baratro della retrocessione.

Il lancio di pietre

A riprova che la gara fra Palermo-Ascoli è stata piuttosto complicata, il giudice sportivo ha comminato al club siciliano un’ammenda di ventimila euro «per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato nel recinto di gioco alcuni petardi di forte intensità, due di questi, al 16’ del primo tempo, caduti in prossimità del terreno di gioco, costringevano l’arbitro ad interrompere la gara per circa quattro minuti. Per avere, inoltre, al termine della gara, lanciato una pietra in direzione dei calciatori della squadra avversaria che si apprestavano ad uscire dal recinto di gioco».

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