Dengue, il Ministero si muove per evitare epidemia in Italia: controlli alle donazioni di sangue e bonifiche nei luoghi a rischio

Nuova circolare firmata dal direttore della prevenzione Francesco Vaia e inviata alle Regioni

Dengue, il Ministero si muove per evitare epidemia in Italia: controlli alle donazioni di sangue e bonifiche nei luoghi a rischio
Dengue, il Ministero si muove per evitare epidemia in Italia: controlli alle donazioni di sangue e bonifiche nei luoghi a rischio
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Venerdì 22 Marzo 2024, 11:38 - Ultimo aggiornamento: 13:11

C'è un allarme dengue. È già epidemia in America Latina, in Brasile e in Argentina, ma potrebbe diffondersi pericolosamente anche in Italia dove già in estate diventa un virus problematico. Nella stagione calda, infatti, aumenta la possibilità di trasmissione da parte di un infetto rientrato ad esempio da una zona turistica del Paese sudamericano alle zanzare che a propria volta la trasmettono a livello locale. È fondamentale prendere precauzioni come non lasciare residui d'acqua nei contenitori, soprattutto i sottovasi, intorno alle case dove c'è vegetazione perché è lì che le zanzare proliferano. Il rischio è che con i cambiamenti climatici e le temperature sempre più calde arrivino le zanzare che veicolano la dengue. L'Italia si sta preparando, le autorità sanitarie stanno cercando di prevenire in tutti i modi che il virus circoli ed evitare il record di infezioni che sta investendo il Brasile dove si è superata la soglie dei 2 milioni di casi nel 2024, un record storico. Il Paese ha registrato 2.010.896 casi, compresi quelli confermati e quelli sotto indagine, con un coefficiente di incidenza di 990,3 casi per 100.000 abitanti, ha riferito il gruppo di monitoraggio del Ministero. I decessi confermati sono 682 e altri 1042 sono in fase di indagine. Secondo le autorità, il Brasile non ha registrato un numero così elevato di casi in un solo anno da più di un ventennio.

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Dengue, il Ministero della Salute allerta le Regioni: «Preparatevi alla sorveglianza dei casi e iniziate le bonifiche»

Il Ministero della Salute sta approntando misure e raccomandazioni per scongiurare i contagi e ha emanato una nuova circolare in cui chiede a tutte le struttuture sanitarie sparse nel territorio di potenziare la sorveglianza contro la Dengue, implementare le bonifiche e formare il personale sanitario, fornendo indicazioni anche ai cittadini. In primo luogo è necessario individuare tutti i potenziali siti a rischio di introduzione di nuove specie di zanzare invasive; poi provvedere alle attività per una corretta comunicazione che aumentino la consapevolezza del rischio dengue in ambito pubblico. Sono previsti controlli anche nelle donazioni di sangue.

Le nuove indicazioni sono fornite alle Regioni proprio perché c'è un'impennata di contagi in America latina e in vista dell'avvicinarsi della stagione di maggiore maggiore circolazione della zanzara tigre. La nuova circolare, firmata dal direttore della prevenzione Francesco Vaia, invita le Regioni a predisporre tutte le misure previste dal Piano Nazionale di Prevenzione (PNA). Si punta sulla sorveglianza dei casi umani di dengue su tutto il territorio nazionale. È importante che i casi siano diagnosticati tempestivamente, che gli operatori sanitari siano sensibilizzati, aggiornati in materia di dengue, in modo che capiscano se si trovano in presenza di un caso. Devono rizzare le antenne soprattutto: pediatri di libera scelta e medici di medicina generale. Per il Ministero è anche necessario implementare tutte le azioni di bonifica ambientale previste mirate a ridurre i siti di proliferazione e di riparo per le zanzare. Sono azioni che devono intraprendere gli enti locali quando si tratta di rimozione dei potenziali focolai larvali, pulizia e manutenzione di quelli inamovibili, sfalcio della vegetazione incolta, e provvedere alla predisposizione di misure locali di monitoraggio e di contrasto dei vettori.

Serve capire dove possano introdursi o essere già presenti zanzare invasive, come Aedes aegypti, e predisporre tutte le misure di sorveglianza e controllo atte a prevenire e contrastare il possibile ingresso e successiva diffusione di questi potenziali vettori di arbovirosi.

Devono essere sensibilizzati e aggiornati anche gli operatori addetti allo svolgimento degli interventi pulizia, sanificazione e disinfestazione, e infine anche i cittadini devono fare la loro parte per creare la situazione ottimale e prevenire sia l'esposizione alle punture che l'infezione. Il ministero, infatti, indica anche la necessità di «provvedere alle attività per una corretta comunicazione che aumentino la consapevolezza del rischio dengue in ambito pubblico (scuole, aree urbane, luoghi ricreativo-sportivi ecc) e tra gli operatori sanitari e che incoraggino comportamenti attivi di prevenzione e controllo dei vettori, a livello individuale e nella comunità».

Nell'atto si fa riferimento anche i controlli che dovranno essere fatti per la donazione di sangue, donazioni di sangue/emocomponenti (compreso il sangue cordonale) e di organi, tessuti e cellule comprese le cellule staminali del sangue periferico e midollare).

Dengue, dove è endemica

La dengue è una malattia virale trasmessa da zanzare del genere Aedes infettate dal virus Dengue (DENV), di cui esistono quattro diversi sierotipi (DEN-1, DEN-2, DEN-3 e DEN-4). Si tratta di una malattia infettiva ampiamente diffusa nelle regioni tropicali/sub tropicali, in grado di determinare la comparsa di focolai epidemici anche in Europa Continentale, nelle aree in cui il vettore è presente e attivo. Sebbene nella maggior parte dei casi l'infezione si presenti in forma asintomatica oppure come malattia febbrile autolimitante, sono state descritte forme gravi, talora con esito fatale. Ad oggi è considerata in tutto il mondo la più importante malattia virale trasmessa da zanzare all'uomo, con un numero di casi aumentato notevolmente negli ultimi decenni.

È endemica in oltre 100 paesi (Africa, America, Sud e Sud Est Asiatico, Pacifico occidentale) e casi di importazione associati a viaggi sono frequentemente riportati in Europa. Secondo l’OMS circa metà della popolazione mondiale è oggi a rischio di dengue, con una stima di 100-400 milioni di infezioni all'anno. 

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