Streptococco, ecco cos'è: i sintomi, le cure e come prevenirlo

Alcune specie sono innocue e normalmente vivono nel nostro corpo, come nella gola o nella pelle, mentre altre possono causare malattie

Streptococco, ecco cos'è: i sintomi, le cure e come prevenirlo
Streptococco, ecco cos'è: i sintomi, le cure e come prevenirlo
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Sabato 16 Marzo 2024, 13:03 - Ultimo aggiornamento: 13:07

Negli ultimi mesi l’incidenza delle infezioni da Streptococco sembra essere aumentata. Oltre all'allarme che arriva dal Giappone anche in Italia e in altri paesi europei è stato registrato un incremento di casi. Vediamo che cosa è lo Streptococco e quali sono le implicazioni per la salute pubblica e individuale. 

Cos’è lo Streptococco?

Con Streptococco si indica un genere di batteri gram-positivi di forma sferica, appartenenti alla famiglia Streptococcaceae.

Alcune specie di Streptococco sono innocue e normalmente vivono nel nostro corpo, come nella gola o nella pelle, mentre altre possono causare malattie, alcune delle quali molto gravi. Una delle varianti più comuni è lo Streptococco beta-emolitico di gruppo A (Streptococcus pyogenes), responsabile di molte infezioni della gola.

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Quali sono i sintomi e le principali malattie che provoca

Lo Streptococco può causare diverse malattie, tra cui la faringite streptococcica (tonsillite), la scarlattina, l’impetigine, la bronchite, la polmonite e infezioni più gravi come la sepsi e la meningite. I sintomi variano a seconda del tipo di infezione, ma comunemente includono mal di gola, febbre, dolore addominale, eruzione cutanea, tosse e difficoltà respiratorie. Negli adulti e nei bambini molto piccoli lo streptococco resta spesso asintomatico o si limita a un mal di gola; a maggior rischio di sviluppare complicazioni sono invece i bambini tra i 5 e i 15 anni di età. Nelle persone anziane possono comparire sintomi simili al raffreddore, che raramente evolvono in tonsillite, polmonite e meningite. Nei casi più gravi si arriva all'insufficienza e necrosi degli organi.

Esistendone molti sottogruppi, questo batterio può essere contratto numerose volte; una volta contratta l’infezione non si avrà però un’immunità permanente. Attualmente non esiste un vaccino specifico contro lo Streptococco tuttavia sono in corso ricerche ma è un processo che richiede tempo e risorse.

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Come si trasmette e quali precauzioni adottare

Lo Streptococco si trasmette principalmente attraverso il contatto diretto con le secrezioni respiratorie di una persona infetta, come tosse o starnuti. Può anche diffondersi attraverso il contatto con oggetti contaminati. Per prevenire l’infezione da Streptococco è importante praticare buone abitudini igieniche, come lavarsi spesso le mani, evitare il contatto ravvicinato con persone malate e coprirsi la bocca e il naso quando si tossisce o starnutisce.

Perché sono in aumento casi di infezione 

Diverse sono le motivazioni dietro l’attuale aumento di casi di infezione da Streptococco. Innanzi tutto la stagionalità. Le infezioni da Streptococco sono più comuni durante i mesi più freddi dell’anno, quando le persone tendono a passare più tempo al chiuso e vicino ad altre persone, favorendo la trasmissione del batterio. La resistenza agli antibiotici: lo Streptococco può diventare resistente agli antibiotici se trattato in modo inappropriato o incompleto. Questo può rendere le infezioni più difficili da trattare e potenzialmente più persistenti. La mancanza di igiene: Una mancanza di igiene personale, compreso il lavaggio regolare delle mani, può favorire la diffusione del batterio. 

La diagnosi

La diagnosi di un’infezione da Streptococco viene eseguita tramite un tampone faringeo che nell’arco di pochi minuti darà la risposta. Nelle persone anziane possono comparire sintomi simili al raffreddore, che raramente evolvono in tonsillite, polmonite e meningite. Nei casi più gravi si arriva all'insufficienza e necrosi degli organi.

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