Se nello “zoo Roma” mancano solo i pipistrelli

di Maria Lombardi
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Venerdì 25 Maggio 2018, 00:05
Visto che l’anno scorso anno scorso non è stato fatto nulla per le zanzare, non è che pensate ai pipistrelli come antizanzare?
@Vivysun

E questo cos’è? Ti svegli la mattina con il collo che pizzica, lo specchio conferma: un pomfo rosso largo così che si ingrandisce solo a guardarlo. Tra qualche ora - dopo aver grattato un po’ perché tutti buoni a dire non grattare quando il prurito è di un altro - sarà un’orrenda vescica che poi sanguinerà e poi si infetterà. In attesa delle prossime punture. Oddio, si ricomincia. Le zanzare. Sempre più grandi, furbe e diaboliche sempre più tigre, che a confronto quelle dell’altra estate - pur sempre d’indole felina - erano timide. Ma sapete per caso se il Comune ha ingaggiato pattuglie acrobatiche di pipistrelli per debellarle? Squadre volanti che potrebbero riuscire laddove hanno fallito le campagne di disinfestazione (soft e tardive). No, eh? Niente pipistrelli. Siamo fermi alle pecore. Così oltre alle punture di zanzara potremmo esibire anche quelle di zecca.
Non ci salveranno i principi della notte - non per quest’estate - e ci si dovrà affidare con fiducia alle solite ordinanze. Premesso che - si legge - l’Aedes Albopictus è sempre più diffusa e bla bla, che nell’estate 2017 sono stati accertati 3 focolai epidemici autoctoni da virus Chikungunya (uno a Roma) e bla bla, che il modo più efficace per combattere queste malattie è combattere «la popolazione di zanzare» (ma va?). Premesso tutto questo, si vietano i laghetti d’acqua su terrazzi e balconi. Tutto qua. Nell’attesa di vedere un vigile sul terrazzo a fare la multa (anche salata) conviene seguire un corso per addestratore di zanzare. Magari funziona.
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