Mini scosse al cervello per attenuare gli effetti dello stress

Mini scosse al cervello per attenuare gli effetti dello stress
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Venerdì 5 Luglio 2019, 18:27 - Ultimo aggiornamento: 18:35
RICERCA: STUDIO ITALIANO, MINI-SCOSSE CERVELLO PER ATTENUARE EFFETTI STRESS = Roma, 5 lug. (AdnKronos Salute) - Mini-scosse indolori per attenuare la risposta dell'organismo allo stress. L'attivazione protratta e ripetuta della risposta di stress può infatti avere conseguenze molto negative sul nostro organismo, tanto psicologiche quanto fisiche. Ora uno studio pubblicato su 'Stress' da un team dell'Università di Parma, insieme a colleghi dell'Irccs Santa Lucia di Roma, ha verificato l'ipotesi che, incrementando l'eccitabilità della corteccia prefrontale mediante stimolazione con corrente diretta transcranica, sia possibile moderare la risposta di stress.

E questo sia da un punto di vista neurovegetativo che neuroendocrino. Si tratta «di un riscontro originale e di grande potenziale applicativo», sottolineano dall'ateneo di Parma, contro i disturbi stress-correlati tra i quali, principalmente, la depressione. Il lavoro è firmato da Luca Carnevali dello Stress Physiology Lab dell'Università di Parma, in collaborazione con il Centro per la cura, la diagnosi e lo studio dei disturbi della comunicazione e della socializzazione dell'Ausl di Parma (Elena Pattini) e con il Neuroimaging Laboratory dell'Irccs Santa Lucia di Roma (Cristina Ottaviani). 

I soggetti studiati erano maschi adulti. Metà ha ricevuto per pochi minuti - prima e durante un breve episodio di stress psicosociale indotto in laboratorio - una stimolazione elettrica della corteccia prefrontale dorsolaterale (Dlpfc) sinistra. L'altra metà, il gruppo di controllo, riceveva una finta stimolazione. Il team ha visto che lo stimolo indolore produceva una riduzione della tachicardia e della compressione vagale durante l'episodio di stress, una condizione favorevole in prospettiva fisiopatologica. Inoltre, il trattamento preveniva la riduzione della produzione del cortisolo al risveglio nella mattina successiva, fenomeno che frequentemente si riscontra a seguito di un episodio di stress sociale. I soggetti che ricevevano la stimolazione riferivano infine un livello di ansia percepita assai minore al termine della seduta di stress, rispetto ai coetanei di controllo.

Questa ricerca «fornisce per la prima volta la chiara evidenza che una singola sessione di stimolazione elettrica» mirata «attenua significativamente l'impatto neurovegetativo e ormonale dell'esposizione ad un fattore di stress psicosociale», concludono gli autori.
Questi risultati sostengono anche la rilevanza di questa regione cerebrale come target potenziale per il trattamento non farmacologico e non invasivo della depressione.
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