Fumo passivo in casa, figli a rischio malattie cardiache anche decenni dopo

Fumo passivo in casa, figli a rischio malattie cardiache anche decenni dopo
Fumo passivo in casa, figli a rischio malattie cardiache anche decenni dopo
di Antonio G. Rebuzzi
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Mercoledì 2 Ottobre 2019, 09:53 - Ultimo aggiornamento: 10:11

Respirare fumo passivo da bambino può voler dire un adulto con fibrillazione atriale. Le sigarette di mamma, papà come causa scatenante, oltre trent'anni dopo, di un'aritmia cardiaca. Che fa battere il cuore in modo irregolare. Come è stato dimostrato dallo studio guidato da Christopher A. Groh della University of California di San Francisco, e recentemente pubblicato sulla rivista Journal of American College of Cardiology.

Il gruppo di ricercatori ha analizzato i dati dello studio Framingham ( il più grosso studio epidemiologico mondiale, iniziato nel 1948 e che ancora oggi segue i discendenti dei soggetti arruolati all'inizio). Dei 2816 discendenti che avevano almeno uno dei genitori arruolati nello studio iniziale, l'82% erano stati esposti a fumo passivo nei primi 18 anni di vita. Pur considerando vari fattori quali età, sesso, obesità, diabete, consumo di alcol , il fumo dei genitori aumentava del 34% il rischio che i figli fumassero.



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L'ADRENALINA
Ed inoltre: per ogni pacchetto giornaliero in più fumato dai genitori, il rischio di fibrillazione atriale nei figli, anche non fumatori, aumentava del 18%, in conseguenza degli effetti deleteri del fumo passivo in età giovanile. Si è ipotizzato che il fumo alteri la concentrazione di catecolamine plasmatiche (adrenalina e noradrenalina), aumenti lo stress ossidativo e danneggi le cellule atriali favorendone, quindi, la fibrillazione. Un disturbo che non dà sintomi ma può aumentare il rischio di ictus e scompenso.

Non solo. Durante l'infanzia e l'adolescenza, oltre al danno organico, si trasmette, come conferma lo studio, anche l'abitudine a fumare, con tutti i danni che ne conseguono. Quanti sono a conoscenza che il tabacco è causa di almeno 25 malattie? Parliamo di patologie di cancro del polmone, cardiopatie, vasculopatie. È scritto con chiarezza nell'ultimo rapporto sulla prevenzione e controllo del tabagismo del ministero della Salute: il tabacco provoca più decessi di alcol, Aids, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme.

L'Organizzazione mondiale della sanità valuta che il tabacco uccida attualmente quasi sei milioni di persone ogni anno e che il fumo passivo ( quello cioè che respiriamo dall'ambiente circostante a causa di altre persone che ci fumano vicino) provochi 603.000 morti premature (28% bambini, 26% uomini, 46% donne). In Italia si stima che al tabacco siano attribuibili tra 70.000 e 83.000 morti all'anno, con oltre il 25% dei decessi compreso tra i 35 ed i 65 anni di età.

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IL DIVIETO
Per ciò che riguarda il fumo passivo, mentre il divieto di fumo è rispettato in oltre il 90% dei locali pubblici, negli ambienti domestici ovviamente non è così. Dai dati del sistema di sorveglianza Passi 2018 (Progressi delle Aziende sanitarie salute in Italia) risulta infatti che oltre il 16% degli intervistati fumi dentro casa, anche se in famiglia vi sono giovani con meno di 15 anni.

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