Lo studio, precisano i ricercatori, ha interessato 710 chef con queste caratteristiche medie: 88% maschi, età 44.4 anni, body-mass-index: 28.5, anni di lavoro 24.9, ore di lavoro settimanale 66.4. Il lavoro dello chef è uno di quelli più esposto a rischi per la salute dovuto allo stress, ma finora non c'era modo di misurare scientificamente quanto sia defatigante l'attività in cucina e gli effetti negativi della professione di cuoco. Dopo una prima fase di validazione dei test, il modello ha rilevato chegli unici due fattori associati significativamente con la presenza di alti livelli di stress e di malattie organiche a carico dell'apparato muscoloscheletrico e cardio circolatorio sono gli anni di servizio e il numero di ore di lavoro settimanali", precisa Marco Tullio Liuzza, docente di Psicometria dell'Università "Magna Graecia".
Questi dati, conclude Antonio Cerasa, ricercatore presso Cnr-Irib e coordinatore della ricerca, sono "rilevanti perché gli effetti negativi delle eccessive ore di lavoro sulla salute sono già state riportate in altre categorie lavorative come chirurghi, personale d'ambulanza, colletti bianchi, poliziotti, militari.
Grazie a questa ricerca si conferma quindi che anche nella categoria degli chef superare le 60 ore di lavoro a settimana è un forte fattore predittivo di malattie organiche".