​Aids, seimila italiani (soprattutto uomini) hanno il virus senza saperlo. Donne, attente al partner

Aids, 6000 italiani hanno il virus e non lo sanno: sono soprattutto uomini. Donne, attente al partner
​​Aids, 6000 italiani hanno il virus e non lo sanno: sono soprattutto uomini. Donne, attente al partner
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Domenica 22 Aprile 2018, 11:19 - Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 11:14
Aids, sono seimila in Italia le persone affette da Hiv che, seppure in fase avanzata, non è stato ancora diagnosticato. Lo studio su queste persone che hanno contratto il virus probabilmente già da molti anni è stato condotto dall'Istituto superiore di sanità a prima firma Vincenza Regine, pubblicato su 'Eurosurveillance'.

"Si tratta di uno studio che ha messo in luce le caratteristiche e il numero di queste persone. E' importante, perché si quantifica il dato dei pazienti che sono andati avanti a lungo senza una diagnosi", spiega all'Adnkronos Salute Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità.

Il lavoro ha applicato un modello del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) sui dati della sorveglianza Hiv tra il 2012 e il 2014. Lo studio ha evidenziato che questo gruppo con Hiv in fase avanzata è composto soprattutto di maschi (82,8%) che hanno contratto il virus per via sessuale: sia attraverso rapporti eterosessuali (33,4%), sia attraverso rapporti sessuali con altri uomini (35%, men who have sex with men - Msm). La prevalenza dei non diagnosticati Hiv in fase avanzata (numero di linfociti CD4 inferiore a 350 cell/μL) è 11,3 casi per 100.000 abitanti con forti variabilità regionali (si passa da 0,7 casi per 100.000 abitanti in Calabria a 20,8 in Liguria).

"La diagnosi tardiva dell'infezione ha conseguenze negative sia per il singolo che a livello di popolazione - scrivono i ricercatori - I pazienti rispondono in modo insufficiente alla terapia antiretrovirale, e il loro trattamento è spesso complesso e costoso". Sono inoltre ad alto rischio di eventi clinici e morte, e rappresentano una potenziale fonte di trasmissione di Hiv. I ricercatori, fra cui anche Alessia Mammone dello Spallanzani di Roma, stimano inoltre 12-18 mila persone in Italia con Hiv non diagnosticato.
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