«Dal 2000 sono state salvate le vite di 50 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni, e questo testimonia il grande impegno dei governi e dei partner per affrontare i decessi infantili che si possono prevenire», ha detto Stefan Swartling Peterson, capo della salute di Unicef.
Tuttavia, «se non facciamo di più per impedire ai piccoli di morire il giorno in cui nascono, o pochi giorni dopo, questo progresso rimarrà incompleto», ha precisato. «Abbiamo le conoscenze e le tecnologie necessarie - ha aggiunto - dobbiamo solo portarle dove sono più necessarie». Secondo il rapporto, infatti, la maggior parte delle morti neonatali si sono verificate in due regioni: Asia meridionale (39%) e Africa subsahariana (38%). La metà di tutti i decessi sono avvenuti in cinque paesi: India (24%), Pakistan (10%), Nigeria (9%), Congo (4%), ed Etiopia (3%).