Morbillo, allarme Unicef: 110mila casi nei primi mesi 2019, + 300% rispetto al 2018

Morbillo, allarme Unicef: 110mila casi nei primi mesi 2019, + 300% rispetto al 2018
Morbillo, allarme Unicef: 110mila casi nei primi mesi 2019, + 300% rispetto al 2018
3 Minuti di Lettura
Giovedì 25 Aprile 2019, 17:25 - Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 09:21

Nei primi tre mesi del 2019 sono stati registrati più di 110mila casi di morbillo nel mondo, il 300% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Lo riferisce l'Unicef, in occasione della Settimana mondiale delle Vaccinazioni. Nel 2017, ricorda l'agenzia Onu per l'infanzia, circa 110mila persone sono morte, per lo più bambini, a causa della malattia, con un aumento del 22% rispetto al 2016. Due dosi di vaccino contro il morbillo sono essenziali per proteggere i minori dalla malattia.

Ma in media, tra il 2010 e il 2017, oltre 21 milioni di bambini all'anno non hanno ricevuto neanche la prima dose del vaccino. In questo contesto, non brillano nemmeno i Paesi ricchi: gli Stati Uniti sono in cima alla classifica dei Paesi ad alto reddito con il maggior numero di bimbi che non hanno ricevuto la prima dose di vaccino contro il morbillo tra il 2010 e il 2017, più di 2,5 milioni di bambini. E secondo una stima Cnn è stato raggiunto il numero record di casi di morbillo negli Stati Uniti da quando la malattia fu dichiarata eliminata nel 2000. Per quanto riguarda i minori, ad inseguire gli Usa in questo triste primato Francia e Regno Unito con rispettivamente oltre 600.000 e 500.000 bambini non vaccinati nello stesso periodo.

L'Italia è al quinto posto con 435.000 bambini non vaccinati. «Il morbillo è ancora troppo contagioso», sottolinea Henrietta Fore, Direttore generale dell'Unicef. «È importante - secondo Fore - non solo ampliare la copertura ma anche mantenere i tassi di vaccinazione alle dosi più adatte per creare un ombrello di immunità per tutti». Nel mondo le vaccinazioni prevengono ogni anno fino a 3 milioni di decessi (7.000 al giorno) e ci proteggono da malattie gravi come il morbillo, la polio, la difterite, il tetano, ricorda l'Istituto Superiore di Sanità (Iss).

Tuttavia in Italia, osserva l'Istituto, dal 2013 al 2016 è stata registrata una diminuzione delle coperture vaccinali per diverse malattie prevenibili, che ha portato alla legge sull'obbligo. «L'Italia - sottolineano gli esperti dell'Iss - rimane uno dei 10 Paesi dove il morbillo è ancora endemico. Per interrompere la trasmissione endemica del morbillo nel nostro Paese, oltre ad aumentare le coperture vaccinali tra i bambini piccoli è necessario - per l'Iss - mettere in atto strategie e attività supplementari di vaccinazioni indirizzate alle fasce di età suscettibili, soprattutto giovani adulti nati a partire dalla fine degli anni '70».

Intanto, nella settimana delle vaccinazioni che si celebra in tutto il mondo e si concluderà il 30 aprile, l'ufficio europeo dell'Organizzazione mondiale della Sanità, Oms Europa, celebra gli 'eroi delle vaccinazionì e sottolinea quanto «nonostante i progressi nelle coperture, tanto ci sia ancora da fare». Con pragmatismo un'ordinanza del Comune di Rimini ha stabilito una sanzione pecuniaria «da 25 euro a 500 euro, in via breve 50 euro» per ogni giorno in cui i genitori continueranno a portare all'asilo nido o alla scuola dell'infanzia i propri piccoli non vaccinati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA