Fano, la denuncia: «Pronto soccorso, indisponibili sia le coperte che la Tachipirina»

Fano, la denuncia: «Pronto soccorso, indisponibili sia le coperte che la Tachipirina»
Fano, la denuncia: «Pronto soccorso, indisponibili sia le coperte che la Tachipirina»
di Massimo Foghetti
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Martedì 7 Maggio 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 07:08

FANO - «Scusi ho molto male, posso avere una Tachipirina?». «No, non l’abbiamo». «Infermiera il mio bambino là sulla barella ha freddo, posso avere una coperta?». «No, non abbiamo coperte. L’azienda non le passa». 

La situazione

È rimasta allibita Rita Fusco, una signora che ha accompagnato il marito al pronto soccorso dell’ospedale Santa Croce, nella notte del 3 maggio scorso, della situazione ambientale riscontrata. Questa volta non si tratta delle lunghe ore di attesa, che pur permangono, giustificate, ormai lo sanno tutti, dall’esigenza di assicurare la priorità a chi si trova in condizioni più critiche, al quale viene assicurato il diritto di accedere alle cure prima di colui che aspetta di essere visitato da più lungo tempo. «Dal pavimento della sala d’attesa, affollata di pazienti rassegnati, rattoppato da un collage di pezzi di linoleum, cartoni e brandelli di plastica appiccicati l’uno all’altro col nastro adesivo. Qui – ha riscontrato - il nervosismo è alle stelle. Due guardie armate si aggirano tra i pazienti pronti a sedare situazioni di emergenza. Una signora alza ugualmente la voce e vengono chiamati i carabinieri che poco dopo intervengono e invitano tutti a portare pazienza. Una coppia di genitori arriva con un bambino piccolissimo. Appena si rendono conto di dove sono capitati escono furiosi per cercare aiuto altrove.

Una signora anziana tenta di andare in bagno ma la sporcizia che si trova davanti la riporta a sedersi nella sala d’aspetto.

Nonostante l’impegno inappuntabile del personale e dei medici, che fanno il possibile per venire incontro alle esigenze della utenza questo pronto soccorso appare del tutto inadeguato al rispetto che, in un Paese normale, sarebbe dovuto non solo, prima di tutto, a malati in condizioni difficili e in stato di bisogno, ma a qualsiasi cittadino che merita strutture sanitarie ben diverse da questa».

Come detto sopra nessuno appunto viene mosso alle prestazioni sanitarie che per quanto riguarda l’aspetto della qualità non vengono messe in discussione, ciò che si contesta è l’aspetto ambientale che in un settore come questo dovrebbe essere più accogliente e qualificato. Ciò detto la signora si rivolge ai politici, in modo particolare alla Regione da cui dipende l’assistenza sanitaria, ma anche a tutti i candidati alle prossime elezioni amministrative perché si impegnino a rendere più accogliente un servizio di grande delicatezza, perché vi si accede in un momento di fragilità fisica ed emotiva e di grande utilità. 

L’attesa

È vero che la Regione ha annunciato la realizzazione di una nuova palazzina per le emergenze e urgenze, ma non si può attendere il compimento dell’opera, dato che i lavori debbono ancora incominciare, lasciando inalterata la situazione del Pronto Soccorso attuale.
 

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