Fano, la piscina resta senza acqua
calda: «Il Comune ci dia un aiuto»

La piscina Dini Salvalai
La piscina Dini Salvalai
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Venerdì 17 Marzo 2017, 11:09
FANO- Una bella nuotata e poi... una doccia fredda. E’ quello che sta accadendo alla piscina Dini Salvalai di Sant’Orso dove gli utenti sono purtroppo costretti ad effettuare docce senza l’acqua calda. Il motivo sta nel fatto che la caldaia dell’impianto, ormai vecchia, lo scorso novembre si era rotta, costringendo la società che gestisce l’impianto all’ennesima chiusura temporanea. La Fanum Fortunae Nuoto aveva provveduto ad un rapido intervento di sistemazione che aveva permesso di riaprire velocemente la piscina. Era emersa però in tutta la sua evidenza la necessità di acquistare una nuova caldaia poiché quella esistente aveva mostrato tutti i suoi limiti dovuti alla vetustà, pertanto la società sportiva si era interessata di richiedere preventivi e presentarli all’amministrazione comunale per valutare un nuovo acquisto. Una soluzione semplice, ma onerosa per le casse pubbliche.


Purtroppo però a distanza di mesi la nuova caldaia non è ancora arrivata ed anche il “rattoppo” di emergenza sta iniziando a cedere, non avendo avuto altri interventi di manutenzione, né da parte del Comune e nemmeno dalla Provincia, proprietaria dell’impianto. A farne le spese sono gli utenti, soprattutto quelli che utilizzano la vasca in orario serale, intorno alle 18, quando c’è il maggior affollamento. «Dopo l’ultima rottura la caldaia è rimasta sottodimensionata, con un fascio tubiero mancante - afferma il vicepresidente di Fanum Fortuna, Stefano Pivaro -, il potere di scambio termico è inferiore, soprattutto quando l’acqua calda deve essere mandata in vasca o in doccia».
Di fronte ai disagi per l’utenza è stata la società sportiva a correre ai ripari. «Abbiamo acquistato un accumulatore di acqua, con una capacità di circa 1.000 litri che fungerà da riserva preventiva - prosegue Pivaro -. Abbiamo già dato mandato alla ditta e stiamo aspettando che arrivino i pezzi necessari, dopo di che abbiamo chiesto di effettuare il montaggio di domenica per non far perdere agli utenti nemmeno un giorno utile». Il costo del serbatoio è di 3.000 euro, del quale la società si farà carico, una piccola cifra rispetto al costo di una caldaia nuova, i cui preventivi vanno da 25mila euro a 50mila per quelle a basso consumo energetico. 
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